Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Dopo millenni dalla loro edificazione, le piramidi d’Egitto non hanno ancora smesso di svelare i loro misteri e chissà se mai lo faranno.
L’ultima scoperta riguarda la più grande delle piramidi di Giza, quella di Cheope, nella quale è stata individuata una nuova stanza della lunghezza di circa 30 metri; forse, più che di una sola cavità, si tratta di un insieme di strutture la cui funzione, però, non è ancora nota e si sta cercando di capire.
A darne notizia su Nature sono stati i ricercatori del progetto internazionale ScanPyramids, che da circa due anni sta studiando a fondo il cuore della piramide di Cheope adoperando una tecnica nuova e per nulla invasiva basata sulla fisica delle particelle.
Questa particolare tecnica è detta muografia e consente di seguire il cammino delle particelle subatomiche, i muoni per l’appunto, che scaturiscono dall’interazione dei raggi cosmici provenienti dallo spazio con l’atmosfera del nostro pianeta.
La caratteristica dei muoni di seguire traiettorie diverse a seconda che si muovano nell’aria oppure attraversino le pietre, fa sì che essi siano in grado di rivelare la presenza di cavità, una circostanza che prima di quella appena citata si era già verificata lo scorso anno, quando sempre all’interno della Piramide di Cheope venne localizzato un corridoio in prossimità della parete nord (Foto da: ansa.it).
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