Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
La maggior parte delle informazioni sul modo di vestire degli Egiziani le apprendiamo dalle pitture parietali delle tombe e dall’archeologia.
Nelle scene raffigurate gli Egizi indossano in realtà ben poco: i lavoratori sono nudi o coperti al massimo da uno striminzito perizoma, gli altri, committenti e supervisori del lavoro, indossano un gonnellino bianco certamente di lino, il tessuto più utilizzato per confezionare indumenti, in quanto fresco, traspirante e piacevole da usare in presenza di forte calura.
Tuttavia il clima desertico, oggi come allora, non è sempre caldo e soprattutto durante l’inverno gli sbalzi di temperatura sono molto drastici, con notti decisamente fredde.
Come ci si proteggeva all’epoca, dunque?
Usando indumenti più coprenti fatti di lana.
Alcuni di questi sono stati ritrovati nei corredi funerari: tuniche con maniche lunghe e gambali staccabili, da poter mettere e togliere a piacere, a seconda della temperatura del momento.
In altre occasioni gli Egiziani indossavano invece abiti simili alla galabeya, attualmente tipica dei contadini della zona (Foto da: vastospa.it).
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