Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Vi siete mai chiesti perché le statue greche che rappresentano eroi, guerrieri, filosofi, eminenti sportivi e comunque grandi personaggi, hanno il pene visibilmente piccolo?
Una risposta a questa domanda (che probabilmente tutti ci siamo posti) l’ha data lo studioso Andrew Lear, secondo il quale la motivazione risiede nel fatto che rappresentare gli attributi maschili in questo modo era segno di moderazione e pertanto di vera virilità, poiché stava a simboleggiare la capacità di dominare i propri impulsi più bassi a vantaggio di azioni ponderate, razionali ed intelligenti.
Sono in molti a ritenere corretta la tesi di Lear: uomini ammirati e lodati per un intelletto fuori dal comune non potevano che essere raffigurati in questa maniera.
Una ulteriore prova di ciò si trova nel modo in cui invece venivano rappresentati i satiri, figure mitologiche dedite alla più sfrenata lussuria, ed altri uomini considerati non proprio degli ottimi esempi di virtù, tutti dotati, guarda caso, di peni giganteschi (Foto da: strettoweb.com).
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