Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Per circa due secoli, il XVI e il XVII, a svolgere la medesima profana ma essenziale funzione dell’attuale water, fu la seggetta, una piccola cassa portatile in legno con all’interno un vaso.
Affinché fosse più comoda il sedile veniva imbottito, mentre per renderla più elegante, fino a divenire in certi casi un oggetto décor, la seggetta veniva foderata di un tessuto che poteva essere più o meno di lusso.
A Versailles, sebbene la reggia non brillasse di certo né per igiene né per pulizia (https://www.pilloledistoria.it//1569/storia-moderna/versailles-splendore-sporcizia), per quanto riguardava le seggette non si badava a spese: a corte ne erano disponibili ben 264, la maggior parte delle quali realizzate con materiali costosi ed impreziosite da ricche rifiniture.
A corte abbondavano anche i vasi da notte, che con il tempo divennero sempre più studiati ed esteticamente curati; non mancavano esemplari in argento e in oro, arricchiti da drappeggi, cordoni di velluto, nastri ed intarsi.
Ovviamente tutto ciò riguardava esclusivamente i nobili, mentre i popolani dovevano accontentarsi di vasi da notte decisamente più semplici e comuni, il cui contenuto veniva poi gettato in strada senza farsi problemi (Foto da: antichitailtemporitrovato.it).
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