Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Il papiro, onnipresente nella cultura e nella società dell’Antico Egitto, aiutava anche le donne in “quei giorni” fungendo da rudimentale ma indispensabile assorbente (https://www.pilloledistoria.it//9206/storia-antica/gli-assorbenti-dellantico-egitto).
Le Egiziane però utilizzavano anche altri tipi di tampone, sia interni che esterni: arrotolando del cotone ed avvolgendolo con un legaccio per mantenerlo fermo e compatto ottenevano i primi, mentre i secondi consistevano in semplici pezzi di stoffa spesso di lino (tessuto fresco e naturale, il lino era l’ideale in una terra come l’Egitto, costantemente oppressa da un caldo torrido e a volte insopportabile).
Per secoli le mestruazioni sono state considerate un tabù di cui parlare il meno possibile, ragion per cui anche le informazioni storiche in merito scarseggiano, tuttavia il papiro Ebers (https://it.wikipedia.org/wiki/Papiro_Ebers), contenente prescrizioni mediche nella sua interezza e quindi per noi illuminante riguardo la conoscenza della medicina egizia, offre anche qualche indicazione sul ciclo femminile.
Tra le altre cose, da esso apprendiamo anche dell’esistenza di un tipo di assorbente dalle proprietà anticoncezionali fatto di mollica di pane mescolata ad acacia (Foto da: ilmondodiaura.altervista.org).
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