Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Il dipinto che vedete riportato in foto, Gli sposi dal fotografo, datato 1878 ed opera dell’artista francese Pascal Dagnan-Bauveret, sancisce visivamente le origini di un costume che, pur con notevoli differenze tecniche, manteniamo sostanzialmente uguale anche oggi: fotografare i momenti salienti di un matrimonio.
All’epoca in cui il quadro fu realizzato la fotografia era un’arte ancora relativamente nuova e soggetta a continue modifiche e migliorie, ma già da qualche tempo essa aveva fatto sì che si diffondesse fra la popolazione l’uso di immortalare con immagini che sarebbero rimaste intatte per sempre, eventi significativi.
Se fino ad allora i ricordi familiari si erano potuti tramandare solo per via orale, adesso, finalmente, si sarebbe potuto contare su qualcosa di ben più concreto e tangibile.
Una rivoluzione che finì per modificare profondamente la vita privata e pubblica della maggior parte delle persone, per le quali la fotografia, in determinate circostanze, divenne una prassi irrinunciabile.
Nacquero così i primi “album di nozze”, raccolte di immagini delle fasi salienti della cerimonia da mostrare in seguito a figli e nipoti: oggi c’è il digitale, ma il senso è lo stesso (Foto da: nwac.it).
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