Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Vincenzo Bellini fu avvelenato?
La prematura scomparsa del compositore italiano, avvenuta il 23 Settembre 1835, fu imputata ad una infezione intestinale non meglio specificata.
Fin da subito tuttavia, iniziarono a serpeggiare, più o meno velatamente, voci di un suo possibile avvelenamento.
Ma chi avrebbe potuto desiderare la morte del giovane musicista?
E perché?
Gelosia artistica o amorosa?
In effetti all’epoca Bellini era all’apice della carriera, osannato dal pubblico e dalla critica, la rappresentazione di ogni sua opera si risolveva in un trionfo, ma può essere stata questa la causa di un rancore talmente forte da volerne la morte?
Vincenzo Bellini fu avvelenato? Ricostruzione del (probabile) evento
Nel 1835, ad appena 33 anni, l’artista iniziò ad accusare uno strano ed indefinibile malessere intestinale che lo convinse a prendersi una pausa dai suoi impegni e a concedersi un periodo di riposo.
La speranza era quella di tornare in salute prima possibile.
Si trasferì allora in Francia, vicino Parigi, a casa dell’amico Samuele Lewis, dove poco dopo tuttavia, in seguito ad un forte attacco di convulsioni, morì.
Al momento del decesso era presente solo il giardiniere, che quindi fu anche l’unico testimone dell’evento, in quanto i coniugi Lewis erano usciti.
La gente iniziò a mormorare, neanche troppo sommessamente, che Bellini fosse stato avvelenato dall’amico, geloso della relazione che qualcuno diceva si fosse instaurata tra sua moglie e il giovane talento siciliano (Foto da: operalibera.net).
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