Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
L’ignoranza che per secoli ha imperato nella conoscenza delle malattie mentali, ha quasi sempre portato, in passato, a cure che si rivelavano spesso peggiori del male.
Oppure, nella migliore delle ipotesi, a cure del tutto inutili.
Secondo una corrente medica tutt’altro che marginale, alla base della malattia mentale c’erano delle tossine provenienti dal colon, che pertanto dovevano essere eliminate se si voleva ristabilire nel paziente il corretto funzionamento del cervello.
Sembra assurdo, ma tale credenza, affacciatasi nel Medioevo, durò fino agli inizi del ‘900.
In pratica, fino agli albori del XX secolo, le patologie mentali o supposte tali, venivano curate inducendo nei soggetti che ne erano afflitti la cosiddetta “diarrea terapeutica”.
Il lassativo più utilizzato, poiché si riteneva fosse in grado di migliorare una crisi psicotica, era l’olio di crotontiglio, ma trovavano largo impiego anche l’elleboro e il veratro verde, sostanze vegetali in grado di abbassare il battito del cuore e favorire il vomito.
I risultati di simili “terapie”, li possiamo solo immaginare…per fortuna (Foto da: sicurinsieme.it).
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