Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Cosa sappiamo di Pietro, il pescatore che fu il primo apostolo di Gesù e che in seguito divenne uno dei Santi più importanti ed amati nella storia della Chiesa?
Chi era davvero quest’uomo che lasciò tutto per seguire il suo Maestro contribuendo all’inizio di una nuova era?
Le informazioni biografiche, in realtà, non sono moltissime, ma qualche certezza sul suo conto c’è.
Pietro nacque agli albori dell’era cristiana nel piccolo villaggio di Betseda, nei pressi del lago di Tiberiade.
Il suo vero nome era Simone, fu Gesù a cambiarglielo dopo aver constatato che possedeva un carattere “ruvido come una pietra”.
I Vangeli ci dicono che per vivere faceva il pescatore, conduceva una vita semplice e viveva con moglie, suocera e figli, finché non stabilì che la sua missione era quella di diventare seguace di Gesù , cui lo legava un profondissimo sentimento di amicizia ed una ammirazione sterminata, nonostante si mostrasse a volte polemico e scontroso per via del carattere difficile e a volte brusco.
Dopo la crocifissione e la morte di Gesù, Pietro iniziò la sua vera “carriera” religiosa battezzando e accompagnando la conversione di molti uomini, attività per la quale subì più volte l’arresto e che lo convinse a lasciare definitivamente Gerusalemme.
Nel 42 d.C. Pietro giunse a Roma, dove certamente rimase fino alla morte, avvenuta durante la persecuzione dei Cristiani ordinata dall’Imperatore Nerone, che aveva ipocritamente addossato a loro la colpa del grave incendio che nel 64 d.C. aveva semidistrutto la città.
Le fonti narrano che Pietro fu crocifisso con la testa all’ingiù per sua espressa volontà: dichiarò di non sentirsi degno di morire come il suo Signore.
Grazie agli studi e agli scavi degli archeologi è stato possibile ritrovare la casa in cui San Pietro visse, mentre non ci sono certezze riguardo la tomba, trovata nei meandri del palazzo del Vaticano per volere di papa Pio XII, che ne aveva autorizzato le ricerche nel 1939: molti elementi inducono a ritenere che il sarcofago sia realmente quello del Santo e Martire, ma mancando la prova certa ed inconfutabile, essa resta, per ora, soltanto presunta (Foto da: papaboys.org).
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