Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
L’uso delle mutande, che per tutto il Medioevo era stato ad esclusivo appannaggio dei maschi e di donne poco oneste (https://www.pilloledistoria.it//2655/medioevo/biancheria-intima-medievale-donne-indossavano-mutande-ciclo-mestruale), investite di una nuova quanto inusuale carica erotica, cominciarono a spopolare fra le cortigiane del ‘500.
Fu in questo secolo inoltre, che Caterina de Medici cercò di promuovere l’utilizzo di questo indumento fra tutte le signore, così che esse non corressero più il rischio di mostrare le parti intime quando cavalcavano.
Nonostante l’impegno tuttavia, le mutande non si diffusero molto e restarono, più o meno in tutta l’epoca rinascimentale, un capo d’abbigliamento per aristocratiche.
Ma come erano fatte queste mutande?
Ben diverse da quelle ridotte e agili che conosciamo oggi e del tutto simili a pantaloni di cotone piuttosto lunghi (Foto da: teladoiofirenze.it).
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