Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Alcune pietanze considerate prelibate nei secoli passati, farebbero oggi accapponare la pelle, basti pensare alla carne di ghiro (https://www.pilloledistoria.it//6340/storia-antica/cucina-dellantica-roma-carne-ghiro) e al garum (https://www.pilloledistoria.it//1787/storia-antica/garum-liquamen-salsa-preferita-dai-romani) degli antichi romani.
Bisogna ammettere tuttavia, che anche nel Medioevo i gusti a tavola erano, se considerati col metro di oggi, piuttosto bizzarri: nel ‘300, tanto per fare un esempio, andavano “di moda” le carni di gru, rondine, cigno e cicogna.
All’epoca i volatili, oltre ad essere considerati una delizia per il palato, assumevano anche un significato metaforico importante: stando “in alto”, essi simboleggiavano le più elevate posizioni nella scala sociale.
Non a caso i volatili, tra l’altro molto costosi, comparivano solo sulle tavole dei più abbienti, mentre negli strati più bassi della popolazione il loro sapore restava del tutto sconosciuto (Foto da: ontanomagico.altervista.org).
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