Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Quale era, di solito, il make-up abituale di una dama francese del ‘700?
Le fortunate signore che avevano la possibilità di dimorare a Versailles, ma anche le nobildonne un po’ meno altolocate, trascorrevano ore e ore davanti allo specchio ogni giorno per essere alla moda e presentarsi al cospetto degli altri nel migliore dei modi (vedi https://www.pilloledistoria.it//4074/storia-moderna/complicata-maschera-bellezza-700 e https://www.pilloledistoria.it//4484/storia-moderna/bellezza-nel-700-latte-contro-labbronzatura).
I canoni dell’epoca prevedevano come base per il trucco una pelle bianchissima, simile al colore dei visi delle bamboline in porcellana.
Il suddetto colorito si otteneva con creme ed intrugli a base di biacca, un composto tossico in quanto contenente un’alta percentuale di piombo, ma allora non si sapeva.
La biacca conferiva al viso un aspetto diafano, liscio e levigato, ed era in grado di nascondere alla perfezione gli antiestetici segni lasciati dal vaiolo, una patologia in quel periodo diffusissima.
Il trucco proseguiva poi con tocchi di colore per occhi, guance e labbra.
Le preferenze andavano a tutta la gamma dei rosa, fino al carminio e al violetto: erano queste le tonalità più in voga (Foto da: ragazzedimezzastagione.wordpress.com).
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Bell’articolo, e bel blog!
Grazie Maristella, continua a seguirmi! :)