Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Per un certo periodo di tempo, alla reggia di Versailles, Maria Antonietta dettò legge in fatto di moda.
In pratica, tutto ciò che la regina indossava, veniva puntualmente imitato dalle dame della corte.
A lungo Maria Antonietta fu seguace di Rose Bertin, famosa modista francese che si occupava di acconciature e vestiti: due volte a settimana la donna si recava a palazzo e mostrava alla sovrana tutte le ultime novità.
Una volta Rose Bertin, alla quale in effetti non mancavano estro e fantasia, creò un tessuto di una tonalità particolare, una specie di marroncino tendente al rossastro, che Luigi XVI definì “color pulce”.
Tempo pochi giorni e Versailles fu letteralmente inondata da abiti e accessori in questa nuova nuance.
L’originario color pulce fu presto declinato in molte varianti, dal “pulce vecchia” a quella “giovane”, dal “pancia” al “coscia di pulce”…
Insomma, l’importante era sfoggiare qualcosa, indumento o accessorio che fosse, che ricordasse il simpatico animaletto (Foto da: detaconesymas.com).
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