Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Difficilmente o quasi mai una donna, nelle epoche passate, era libera di scegliere il proprio destino, e così fu anche per Maria Anna Mozart, detta Nannerl, sorella maggiore del ben più noto Wolfang Amadeus, genio della musica classica.
Il ritrovamento e lo studio di alcune lettere scritte dal padre dei due ragazzi, Leopold, fanno luce sui retroscena che condussero il maschio di famiglia all’imperitura fama mondiale e la fanciulla all’oblio: il tipico maschilismo imperante della società in cui vissero.
I documenti dimostrano infatti che Nannerl aveva un talento pari, se non addirittura superiore, a quello del fratello, tanto che da ragazzini, quando si esibivano insieme, lei riusciva spesso ad attrarre su di sé i maggiori favori della critica; quando, ad un certo punto, il capofamiglia si rese conto che non c’erano soldi sufficienti per finanziare i tour europei di entrambi, decise di sacrificare la carriera di Maria Anna e puntare tutto su quella di Wolfang.
A 18 anni quindi, nonostante le indiscutibili capacità riconosciutele anche da estimatori esterni all’ambito familiare, Nannerl smise di esibirsi per imparare a cucire, così da diventare una buona moglie e una buona madre (Foto da: altrarealta.blogspot.it/2015/10/laltra-mozart.html).
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