Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Esattamente quarant’anni fa, il 2 Novembre del 1975, moriva in circostanze violente e mai del tutto chiarite Pier Paolo Pasolini, uno dei più grandi artisti ed intellettuali italiani del XX secolo.
Come è noto, il cadavere massacrato di Pasolini fu ritrovato da una donna intorno alle 6.30 del mattino sulla spiaggia dell’Idroscalo di Ostia (Roma); il responsabile del brutale assassinio fu riconosciuto in Pino Pelosi, all’epoca dei fatti diciassettenne “ragazzo di vita” che dichiarò di essere stato “abbordato” dallo scrittore nei pressi della Stazione Termini e di aver poi accettato di salire sulla sua auto dietro compenso di denaro.
Secondo le dichiarazioni, in realtà mai davvero circostanziate e spesso tradite dallo stesso Pelosi, l’omicidio scaturì da una lite sorta a causa delle avances di natura sessuale di Pasolini nei confronti del giovane, che si sarebbe spinto ben oltre il rifiuto, colpendo ripetutamente l’illustre interlocutore con un bastone e travolgendolo con l’auto, vera ed ultima causa della morte.
Nonostante la condanna di Pelosi per omicidio volontario tuttavia, la vicenda ha dato adito ad un acceso dibattito che ha messo in dubbio la versione ufficiale dell’accaduto e paventato l’ombra di possibili complotti volti ad eliminare un uomo scomodo per ragioni ed idee politiche oltre che per scelte personali.
Scomodo o meno, Pasolini fu prima di tutto ed essenzialmente una grande personalità, un artista eclettico e completo, una persona profonda e sensibile: poeta, scrittore, drammaturgo, compositore, saggista, regista, sceneggiatore, giornalista ed editorialista, egli è oggi considerato, a ragione, una figura umanamente e culturalmente imprescindibile del ‘900.
In occasione del 40° anniversario della sua scomparsa, mostre, film e dibattiti in tutta la Penisola ricordano Pasolini, giustamente, come uno dei suoi figli più insigni, mentre la tv, pubblica e privata, gli rende omaggio riproponendo spezzoni d’archivio e due delle sue pellicole più celebri, Mamma Roma, con una superba Anna Magnani, e Medea, con una altrettanto imperdibile Maria Callas (Foto da: cronaca-nera.it).
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