Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Da oltre un secolo il frigorifero è un elettrodomestico immancabile nelle case, ma fino all’inizio del ‘900, per conservare i cibi in ambiente domestico, le uniche possibilità erano costituite dalla salagione e dall’essiccazione, che però alteravano il sapore dei cibi.
Prima di arrivare al frigorifero domestico vero e proprio nel 1913, vi erano stati, come spesso accade nel campo delle invenzioni, diversi tentativi di messa a punto e di creazione di prototipi di macchine per la refrigerazione, la prima delle quali ideata nel 1850 dal medico statunitense John Gorrie, che creò un protocondizionatore dell’aria per rinfrescare le stanze di un ospedale in cui erano ricoverati malati di malaria (il sistema utilizzava vapore acqueo).
Il primo frigo per la conservazione di cibi deperibili fu ideato dai francesi Charles Tellier e Ferdinand Carré; il nuovo macchinario funzionava grazie all’ammoniaca che però, in quanto tossica, venne sostituita prima dal “freon” e in seguito dall’isobutano.
Nel 1876 infine, un’intera partita di carne riuscì ad arrivare intatta dall’Argentina alla lontana Francia grazie ad un prodigioso frigorifique montato su un piroscafo; da lì alla conservazione casalinga dei cibi che oggi tutti conosciamo, il passo fu breve (Foto da: verytech.smartworld.it).
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