Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Se come me avete sempre trovato un po’ ostico comprendere a fondo le dinamiche massoniche, troverete di certo illuminante in proposito l’articolo che segue, scritto da Emiliano Amici, curatore del blog www.sguardosulmedioevo.org, per Pillole di Storia.
Per comprendere adeguatamente il mondo massonico degli Stati Uniti, ed indirettamente di tutto il mondo, iniziamo il nostro viaggio dalla capitale degli States: Washington. Per secoli la Massoneria è stata sospettata di aver organizzato un complotto per conquistare l’America, basti pensare che molti presidenti e molti Padri Fondatori appartenevano a quella che è a tutti gli effetti la società segreta più importante che sia mai stata creata dall’uomo. I massoni guidarono la Rivoluzione e parteciparono sia alla stesura della Dichiarazione di Indipendenza sia della Costituzione ed inoltre disegnarono la città di Washington secondo i dettami imposti dal credo massonico. Washington ha una storia segreta non conosciuta molto: in tempi recenti varie teorie complottistiche sostengono che gli Stati Uniti siano in realtà controllati dalla Massoneria che, apparentemente innocua, conta circa due milioni di adepti solo in territorio USA. La Capitale è il punto centrale di questa cospirazione. I segnali che rivelano la presenza della massoneria sono evidenti in alcuni casi altri sono celati, come ad esempio i simboli sulla ormai celeberrima banconota di un dollaro intrisi di segni che indicano il cammino verso il pieno controllo dell’America. La Massoneria viene coinvolta per la sua segretezza che spesso ha generato leggende; se vi è in atto un tentativo di controllo degli Usa e quindi del Mondo esso non si può attribuire esclusivamente ai fratelli massoni ma probabilmente ad un connubio di più forze dello stato come ad esempio i servizi segreti la cui capillarità è in grado di condizionare ogni organismo internazionale, ogni governo, ogni popolo. Ma quali sono le origini della Massoneria Americana? Tutto ha inizio in Inghilterra: nel ‘700 le gilde medievali degli scalpellini si trasformano in corporazioni guidati da uomini impegnati nel mondo politico che portavano avanti gli ideali dell’illuminismo, scienza, ragione, uguaglianza e libertà di pensiero. Le società massoniche erano baluardi del razionalismo, dovevano agire nel segreto dato che la scena del periodo era dominata dalla Chiesa. Nel 1738 il papa Clemente XII emise la bolla In eminenti apostolatus in cui si minaccia di scomunica tutti coloro i quali facevano parte della Massoneria. La scomunica fu figlia della convinzione, non errata, che la Massoneria mirava a distruggere le fondamenta della Chiesa, di far si che uomini di credo diverso potessero convivere in armonia tra di loro e naturalmente ciò era totalmente inaccettabile soprattutto da chi voleva che la Chiesa fosse l’unica entità religiosa legalmente riconosciuta. La Massoneria ebbe molto successo: accolse pensatori, artisti, musicisti del calibro di Mozart che nel suo Flauto Magico conferma la sua appartenenza alla confraternita ma soprattutto Adam Smith le cui idee portarono, successivamente, alla Rivoluzione Americana. Ma senza dubbio uno dei più importanti ed eminenti massoni era Benjamin Franklin che entro nella loggia nel 1731 seguendo il celeberrimo rito di iniziazione fin troppo simile a quello di qualche secolo primo di carattere templare; era un rituale di origina ebraica, che consiste nel far risorgere fisicamente il massone da una morte prettamente simbolica. La segretezza dei riti di iniziazione, degli incontri e la libertà religiosa fanno si che intorno alla Massoneria nascessero ombre mai del tutto dissipate neanche ai giorni nostri. Soprattutto in Italia, come vedremo, Massoneria non è solo simbolo del Risorgimento ma anche di una massoneria deviata che negli anni ’70 ed ’80 sconvolse la nostra storia. Negli anni trenta del settecento ci si chiedeva in cosa consistessero i segreti della massoneria: le differenze tra confessioni religioni erano molto marcate e la Massoneria voleva togliere questo divario come con l’intento di creare una nuova società basata sulla totale uguaglianza e uniformità dei cittadini. La Massoneria si diffonde rapidamente nelle colonie trasformandosi in base ideologica di quella Rivoluzione che, animata da uomini come Paul Revee, avrebbe affrancato definitavemente tredici giovane colonie dalla Gran Bretagna. La classica goccia che fece traboccare il vaso fin troppo colmo fu il Boston Tea Party. In seguito alle tasse vessatorie imposte dalla Gran Bretagna che le pretendeva nonostante nel parlamento londinese non vi fosse nessun rappresentante delle colone (no taxation without rapresentation) il 16 dicembre del 1773 un gruppo di coloni travestiti da indiani versò in mare l’intero carico di te delle navi attraccate al porto di Boston. Proprio in questo evento, il ruolo dei massoni fu importante: l’attacco contro le navi inglesi fu studiato a tavolino nella taverna del Drago Verde uno dei luoghi più frequentati dai fratelli massoni e che aveva ospitato precedentemente molti incontri che consentirono di pianificare l’attacco in ogni dettagli: addirittura vi è un disegno raffigurante il locale con una scritta che recita testualmente “Qui organizzammo il Boston Tea Parti December 16 1773”. Paul Revee, John Hancock e Joseph Warren erano membri della loggia che, guarda caso, non si riunì la sera del 16 dicembre e furono proprio loro i leader che parteciparono attivamente all’attacco “andandosi ad occupare del tè”. Questo attacco ordino contro la madre patria aveva portato in auge la figura del massone che diventa temuto in quanto aveva capito che l’uomo era dotato del libero arbitrio e ciò non deve apparire scontato tanto più che all’epoca dei fatti, l’America era soggiogata pesantemente dalla Gran Bretagna che non esitata ad imporre la sua potenza oltre oceano. Con la Rivoluzione in svolgimento , Benjamin Franklin suggerisce una modifica fondamentale alla Dichiarazione di Indipendenza redatta da Thomas Jefferson, anche lui fratello massone. La stesura originaria di Jefferson affermava che le verità della Dichiarazione di Indipendenza erano “sacre ed inviolabili”. Franklin, che proprio in quel momento era Gran Maestro della Loggia Massonica della Pennsylvania chiese, ottenendo, una modifica minima ma di grande impatto affermando che l’ America massonica che seguiva i principi dell’Illuminismo Francese si dovrà reggere sulla Ragione e su nient’altro che essa. Ciò non deve stupire il lettore dato che la Dichiarazione era figlia del mondo intellettuale massonico, un mondo in cui Dio era presente, si, ma non si enfatizzavano i differenti modi in cui egli era visto in contesti religiosi. Non esiteva un Dio cristiano, ebraico o musulmeno, esisteva solaente un Dio Universale che la massoneria chiamerà Grande Architetto dell’Universo. I Massoni non erano cristiani, parlavano della Provvidenza dicendo di credere nell’uomo e nel suo profuso impegno in vita: parlavano di tolleranza, progresso e della necessità di unire gli uomini. Dei cinquantatasei firmatari della Dichiarazione, nove erano massoni incluso Hancock. Ma il più importante padre Fondatore e Massone fu George Washington. Il fatto che Washington fosse massone è un fatto di enorme importanza. Vi entrò a soli vent’anni e, con la guerra di indipendenza alle porte Washington trasforma quello che era un esercito inerme e malridotto in una armata imponente il cui addestramento culturale era svolto da logge infiltrate nell’esercito per inculcare al soldato i principi del nuovo stato che doveva essere figlio della Rivoluzione. Le organizzazioni religiose in territorio americano erano separate tra di loro: a nord vi erano i calvinisti, al centro i quaccheri e gli anglicani al sud e la Massoneria creava un legame indispensabile per lo spirito di corpo sorvolando sugli schemi religiosi ancora una volta relegati a ruolo secondario se non praticamente nullo. Si è calcolato che bel in quaranta per cento degli ufficiali erano massoni e logge venivano create in campi militari per riunire confraternite. La guerra non inizia bene, Washington, che era abile stratega, sa perfettamente che senza rinforzi la rivoluzione è destinata ad un clamoroso fallimento. Per evitare ciò, il confratello Franklin, che a Parigi era ambasciatore, convince il re di Francia a schierarsi a fianco dei ribelli. Franklin si adoperò attraverso le varie logge massoniche dove era molto ammirato e conosciuto tanto che proprio lui in persona accompagnò nel rito di iniziazione un certo Voltaire che contribuì alla stesura dell’Enciclopedia figlia della cultura illuministica e, probabilmente, massonica. Franklin aveva conoscenze molto radicate e utilizzò la sua fama di massone per trovare forze esperte in grado di sostenere l’esercito di George Washington: tutti volevano combattere agli ordini del Generale americano in nome di quegli ideali della Rivoluzione Americana che rispecchiavano fedelmente gli ideali della Massoneria e che si troveranno nella Rivoluzione Francese. L’appello fu accolto dal barone Friedrich Wilhelm von Stauben, massone, e dal marchese La Fayette, massone anche lui, che portò alla vittoria le truppe ribelli nella fondamentale battaglia di Yorktown nel 1783. Senza la guida della Massoneria, la rivoluzione sarebbe stata priva di quella forza non solo militare ed umana ma anche “spirituale” necessaria all’impresa, senza Massoneria la Rivoluzione Americana non avrebbe avuto successo. Fu solamente grazie ai Padri Fondatori massoni e a George Washington che la Massoneria divenne, agli occhi dell’opinione pubblica, serbatoio di patriottismo e nazionalismo. La vittoria contro la Gran Bretagna, libera definitivamente l’America dal giogo della madrepatria e nel 1789 Washington giura come primo Presidente degli Stati Uniti ponendo le mani su di una Bibbia portata da un confratello massone. La confraternita ha l’opportunità, ora, di costruire la nuova nazione
Washington città Massonica
Nei primi anni della Repubblica, Washington si impegnò a progettare la città che prenderà proprio il suo nome e nell’estate del 1791 incarica l’architetto francese Pierre Charles L’Enfant di mettere a frutto le proprie idee a cominciare dal suo desiderio di creare il nucleo cardine della città all’interno di un quadrato di dieci miglia: la città fu scientificamente progettata per inviare un messaggio e per far capire che mentre prima della Rivoluzione era la religione che guidava la coscienza e la vita delle persone, ora ci si affidava alla scienza, religione e alla geometria, quindi al razionalismo. Alla progettazione della città parteciparono molte persone: lo stesso Thomas Jefferson disegnò le prime strade rappresentate in una griglia di linee perpendicolari e l’architetto disegnò altre strade che avevano come punto di partenza il Campidoglio. Le costruzioni tutt’ora visibili a Washington rappresentano chiaramente gli ideali architettonici della massoneria: il triangolo, il quadrato, le altre forme e simboli usati per indirizzare gli apprendisti verso la comprensione di concetti morali e politici di estrema complessità e quindi codificati attraverso un linguaggio simbolico che doveva essere conosciuto solamente dai membri delle logge, sono utilizzati per disporre sul territorio gli edifici principali del potere in maniera scientifica. Sono simboli semplici ma importanti e molti di essi ancora non sono stati codificati. Il più conosciuto dei simboli massonici è il compasso e la squadra che ricordano gli strumenti utilizzati dagli scalpellini medievali ed hanno il compito di rammentare al massone il modo di comportarsi: deve essere un uomo retto anche nella vita privata. Molti dei simboli visibili attraverso fotografie aeree risalgono ai tempi di George Washington, altri furono aggiunti in seguito come se si volesse “aggiornare” il cammino iniziatico. Sovrapponendo il compasso alla mappa di Washington notiamo che l’apice dello stesso è nel Campidoglio luogo “perno” di tutte le decisioni: uno degli assi punta alla Casa Bianca, mentre l’altro arriva al Jefferson Memorial; la squadra, di contro, va dal Lincoln Memorial alla Casa Bianca e dall’altra parte al Jefferson Memorial che doveva essere costruito proprio dove è ora dopo aver lavorato per ben sei anni alla deviazione del fiume proprio in quel punto dal 1933 al 1939 sotto la presidenza di Frank Delano Roosvel che, ovviamente, era un Massone. Lo storico della massoneria Brent Morris contrasta questa teoria affermando che prendendo un qualsiasi reticolato ed iscrivendo in un quadrato un cerchio con raggi che partono da esso si otterrebbero compassi e squadre pressoché infiniti quindi verrebbe difficile credere che la disposizione dei monumenti della città sia stata voluta. La stessa costruzione del Campidoglio vide la Massoneria in un ruolo fondamentale: nel 1793 i massoni furono incaricati di posare la prima pietra del Campidoglio e Washington in persona, vestito con emblemi massonici, celebra l’avvenimento con rituale massonico con consumazione di mais vino ed olio: il mais è simbolo dell’abbondanza, l’olio della pace e il vino rappresenta la felicità. Jefferson ritiene che il Campidoglio sia un tempio e i massoni sono i sacerdoti della nuova nazione essendo stati coloro i quali hanno progettato ed inaugurato il Campidoglio stesso. L’appartenenza di Washington alla Massoneria attira un gran numero di adpeti e ne rafforza il potere. Quando il presidente morì nel 1799 tutte le logge osservarono giorni di lutto e si decise di innalzare un obelisco alto circa 170 metri con la punta affusolata, una sorta di piramide su una colonna. La cerimonia della posa della prima pietra avvenne il 4 luglio 1848 che riconvertita dal calendario giuliano ha come santo patrono San Giovanni dei Massoni. Per al mancanza di fondi, L’inaugurazione avvenne solamente nel 1885 di pomeriggio del 22 febbraio in coincidenza con il sorgere di Sirio alla presenza dei rappresentati di tutte le logge americane. Nel 1941 Roosvelt decide di costruire il quartier generale dell’Esercito: il Pentagono. Roosvelt, sapeva che la forma pentacolare raffigura la stella Sirio e anche il luogo non è casuale si trova sul prolungamento ideale di una asse che va in direzione del campidoglio: la posa della prima pietra risale all’11 settembre del 1941 e Sirio si trovava proprio sopra il luogo dove stata per sorgere il Pentagono. La massoneria divenne popolare e molti iniziarono a chiedersi cosa stesse accadendo; si aveva la sensazione che i fratelli massoni fossero in ogni luogo e ciò, naturalmente, portava a ritenere che un manipolo di uomini stesse tramando qualcosa alle spalle di ignari cittadini americani. I massoni americani si trovarono al centro di una teoria della Cospirazione, forse la prima della storia americana. Tutto nasce in Francia dove la Rivoluzione Francese e gli ideali di libertà erano stati oppressi dal regime del Terrore di Maximilien Robespierre. Nel 1798 in America uscì un libello il quale affermava che la Rivoluzione Francese e il seguente regime del Terrore era stato voluto da un gruppo di adoratori di Satana nascosti sotto l’ala della Massoneria: gli Illuminati. La setta degli illuminati, fondata da Adam Weishaupt, aveva una forte connotazione di stampo filosofico con teorie effettivamente sovversive. Era un ordine nato nel 1776 in Baviera ed avevano cercato di provocare ribellioni. Si iniziò a diffondere il sospetto che arrivarono in America con le stesse intenzioni mostrate in Europa. George Washington era massone e quindi il libro avrebbe potuto far crollare il governo da un momento all’altro ma, nonostante avesse ricevuto lettere che lo invitavano a prendere distanza dalla massoneria, il presidente negò di essere membro degli Illuminati ma non negò mai la sua appartenenza fiera alla Massoneria. Ma il complotto si basava su prove inconsistenti, basti pensare che gli illuminati furono soppressi dopo circa dieci anni dalla fondazione con esili e condanne dei propri adepti ma nonostante questo l’ombra degli illuminati resterà sempre nell’orbita massonica. Nonostante le teorie cospirative, nel XIX secolo i massoni arrivarono ad occupare i più importanti centri di potere americani, banche, comuni e la Casa Bianca con l’elezione di Monroe. Ma la Massoneria Usa sta per subire un durissimo colpo alla sua credibilità. Parte principale della Massoneria è il rito di iniziazione in cui l’adepto giura di morire se svela il segreto del rito: nel 1826 William Morgan, ex massone, rompe il giuramento giurando di pubblicare un libro in cui vuole svelare cosa accadeva durante i rituali massonici. Subito dopo venne incarcerato con una accusa a dir poco ridicola: quella di non aver ridato un prestito di poco più di due dollari. Morgan, in realtà, minacciava di rivelare i segreti più nascosti e gli aspetti più sacri della Massoneria. I massoni concittadini vollero fermarlo in ogni modo arrivando anche al rapimento come gesto estremo e nessuno lo rivide mai più. Probabilmente fu ucciso subito. Le indagini portarono all’arresto di quattro uomini esponenti della massoneria e il processo che ne seguì non fu dei più trasparenti; alcuni fratelli massoni arrivarono addirittura ad entrare nelle giurie e molto probabilmente misero fuori gioco tutti i testimoni dell’accaduto. I quattro massoni furono condannati a pene molto leggere scatenando la rabbia dell’opinione pubblica e perfino il governatore massone di New York venne sospettato di cospirazione come tutti gli massoni. L’immagine della massoneria cambiò radicalmente divenendo simbolo dei compromessi e dei fallimenti del mondo che si voleva uguale per tutti ma che era in realtà ingiusto. I massoni dichiaravano di professare l’uguaglianza invece accoglievano uomini dall’alto lignaggio. Con le elezioni presidenziali del 1831 nasce il movimento anti-massonico che si rivelerà una forza politica di tutto rispetto come primo partito nazionale indipendente che si identificava non con programma politico. Le elezioni furono vinte da Andrew Jackson, democratico, e massone. La fama dei massoni continuava la sua parabola discendente: i predicatori religiosi vedevano i massoni come nemici, adoratori del diavolo e blasfemi e molti di essi furono espulsi dalla comunità se non si rifiutavano di uscire dalle logge. I maestri del New England proibirono l’ingresso a scuola di figli di massoni e un gruppo di donne arrivò ad accusare la confraternita di compiere atti contro natura essendo composta da soli uomini. Gli effetti furono macigni sulla storia della massoneria. La loggia del Vermont fu chiusa e lo stesso avvenne in Michigan. A New York e New England la massoneria fu distrutta. La massoneria poteva scomparire in seguito all’affare Morgan ma fu deciso di modificarne la natura in una sorta di ente filantropico senza vantarsi di essere una potenza. Nella seconda metà dell’Ottocento, la massoneria rinasce anche grazie ad Albert Pike la cui opera trasformerà la confraternita. Pike diede un contributo enorme ma fu un massone controverso: sarà accusato di razzismo, satanismo e di organizzare un cartello segreto per dominare gli Usa. Autore di “Morale e Dogma” si presentò come portatore di conoscenze esoteriche combinando religioni antiche, astrologia, miti e leggende per elaborare 33 rituali di iniziazione. I complottisti ritengono che in questi 33 riti vi siano i segreti per comprendere la Massoneria. I primi quattordici gradi sono rappresentati nella Loggia di perfezione, il capitolo dei Rosa Croce, il consiglio di Kadosh e il concistoro dei supremi principi del real segreto. I primi tre livelli costituiscono il cortile esterno del tempio: qui i simboli vengono mostrati all’apprendista ma egli è intenzionalmente sviato da false interpretazioni. Il loro vero significato è accessibile solo agli adepti, i principi della Massoneria. L’idea che le informazioni segrete della massoneria risiedano nei gradi più alti e siano nascosti ai massoni minori, nasce da un fraintendimento. La citazione appena letta è tratta da Morale e Dogma nel capitolo dei Cavalieri Kadosh che riesuma la leggenda dei Cavalieri Templari costituiti in Terra Santa dopo la presa di Gerusalmme il 15 luglio 1099 da parte dell’esercito Crociato dopo aver accolto l’appello di Urbano II chiedeva un intervento di tutta la cristianità per liberare la Città Santa per eccellenza dai musulmani. I templari furono distrutti dal Re Filippo il Bello di Francia, bramoso di ricchezze, e dal papa Clemente V che per evitare uno scisma in seno alla Chiesa Cattolica decise di sottomettersi totalmente al re. L’episodio dei templari, sottolinea Pike, afferma come non bisogna fidarsi degli abusi di potere, lo stesso potere utilizzato dal re e dal papa e che gli antichi massoni hanno nascosto il significato dei simboli per nascondere i segreti dei loro rituali. Alla controversa figura di Pike, è legato un altro mistero: si suppone fosse un apparentemente al Ku Klux Klan scrivendone addirittura i rituali. Ciò costituisce un falso dimostrato da Arturo D’Hoyais che in un documentario sull’argomento trasmesso da History Channel affermò di non aver trovato riferimenti inequivocabili né sull’appartenenza di Pike alla setta xenofoba né sui rituali.Fervente xenofobo sostenne un’altra società segreta che avrebbe unito tutti gli uomini bianchi che si oppongono al voto ai negri fondando la Confraternita del Sud, nascosta a tutti fuorché ai suoi membri. Anche Thomas Jefferson, che redasse la Dichiarazione di Indipendenza, era totalmente contrario al voto agli uomini di colore ed era un forte sostenitore della schiavitù cadendo in contraddizione con i principi da lui stesso esposti nella Dichiarazione. Il grado più alto era il 33° chiamato Sovrano Ispettore Generale. Il 33° grado fu raggiunto dal Presidente Truman, dal Senatore McArthur, e dal Capo dell’FBI Hoover con l’obiettivo di manipolare la storia americana e, vista la statura storica di questi uomini, non è difficile ritenere che questa teoria sia fondata. L’accusa più grave mossa contro i massoni è quella di satanismo. La prova si trova in un paragrafo di Morale e Dogma di Pike “Lucifero è l’incarnazione della ragione, dell’intelligenza, del pensiero critico. Egli porta la luce. Egli si erge dinanzi al dogma di Dio e a tutti gli altri dogmi. Egli sostiene l’esplorazione di nuove idee e di nuove prospettive nella ricerca della verità”. Pike si voleva rivolgere a Venere in latino Lucifero, colui che porta la luce perché sorge prima del sole. Quello che Pike voleva dire era che il portatore di luce dà inizio all’aurora ma Lucifero, nella stragrande maggioranza delle culture, è il diavolo divenuto tale perché da angelo voleva essere come Dio, e quindi sembra che Pike tessa le lodi di Satana. Il mito del satanismo fu sfruttato da Leo Taxil che scrisse libri anti massonici. I sostenitori del complotto satanista vedono il diavolo nelle vie di Washington dove si nota chiaramente una stella a cinque punte capovolta che, si dice, sia stata inseriva volutamente nel progetto della città. Lo stesso sigillo ufficiale degli Usa è carico di mistero così come anche i celebri segni della banconota da un dollaro che si rifanno alla Casa del Tempio costruita nel 1915 che dista tredici isolati dalla Casa Bianca. Vi si accede dopo trentatré scalini (uno per ogni grado massonico) e alla sommità di esso vi è una piramide senza punta a tredici gradini ed è lo stesso simbolo della banconota del dollaro. Se si prende una banconota da un dollaro e si disegna un esagono attorno al sigillo otteniamo la parola MASON, ossia massone. Alla base della Piramide vi è la scritta romana MDCCLXXVI ossia 1776 anno dell’Indipendenza e anno di fondazione degli Illuminati; vi è l’occhio onniveggente in testa ad una piramide come se si volesse dire che i massoni sono al di sopra di tutto e che dalla loro posizione privilegiata, non solo guardano ma comandano. Ritorniamo al sigillo. L’idea del sigillo nasce proprio il 4 luglio del 1776 da un comitato che vi lavorò per sei anni in cui come massone vi era solamente Benjamin Franklin che lavorò col primo comitato proponendo l’immagine biblica di Mosè mentre divideva le acque. Il disegno fu approvato nel 1782. Così come molti altri simboli, la piramide non era solo una figura in quanto tale ma era la metafora dei cambiamenti che la nazione doveva sostenere per divenire completa. I massoni sono costruttori e la piramide rappresenta il progetto di costruzione dell’America. Il fatto che è incompleta, come nel caso della Casa del Tempio, significa che è la nazione stessa ad essere incompleta. L’occhio, invece, lo ritroviamo nell’Antico Egitto venne usato soprattutto nel Rinascimento per indicare l’onniscenza del Dio cristiano che vigila sul Creato. Anche i massoni la adotteranno ma solo quattordici anni dopo l’inserimento nel sigillo; l’occhio fa riferimento ad un Dio, come dire, generico ossia non necessariamente appartenente ad alcuna confessione religiosa. L’occhio onniveggente era utilizzato per suggerire l’idea di un essere non necessariamente cristiano che controlla il mondo dall’alto completando in questo modo lo stato simboleggiato dalla piramide tronca. In massoneria per sconfiggere l’ignoranza, tirannia e fanatismo, è necessario cercare la luce, bisogna diventare cittadini illuminati. Prendendo il retro di una banconota da un dollaro, notiamo due cerchi: il cerchio di destra è rappresentato da una piramide tronca, un occhio all’interno di un triangolo e due scritte: NOVO ORDO SECLORUM che, scritta in forma contratta così da ottenere 17 caratteri invece di diciotto: il diciasettesimo arcano degli arcani è la stella che indica la realizzazione, come dire, Nuovo Ordine mondiale, quindi l’occhio onniveggente controlla anche l’anima. Nel cerchio di destra, sopra l’aquila compare la scritta E PLURIBUS UNUM e ciò testimonia la voglia di creare un legame forte tra gli Stati Uniti e i paesi di origini degli uomini che arrivarono in America. Il numero tredici compare in continuazione: il tredici è il numero degli stati che componevano il nucleo originario dell’America ma è stato letto anche come il numero che resiste all’eternità e per i Rosa Croce è il simbolo del percorso iniziatico: tredici sono le frecce che l’aquila tiene tra le zampe, tredici sono le lettere che compongono la scritta Annuis Coeptis (accetta l’inizio) ed E Pluribus Unum e tredici sono le strisce dello scudo e i gradini della piramide. Inoltre sulla testa dell’aquila ci sono tredici stelle che, unite, danno vita ad una stella a sei punte ovvero il Sigillo di Re Salomone il leggendario del del Tempio omonimo costruito dall’architetto Hiram. Fino ad ora abbiamo parlato della massoneria nella politica e nell’economia, ma forse è il caso di parlare del potere occulto con la famigerata Skulls & Bones una delle più discusse società americane, fondate nel 1832 da Russel e Taft. Russel divenne generale, Taft fu il nonno del ventisettesimo presidente USA. Con sede a Yale è fra le più influenti sette Usa, diventata anticamera del potere americano, da cui uscirono industriali, capi della Cia, agenti segreti, giudici diplomatici e presidenti americani come George W Bush. Dopo Ford, dichiaratamente massone, non vi furono presidenti affiliati ufficialmente alla massoneria nonostante essa goda di grande prestigio; ciò è dovuto al fatto che vi sono sette segrete ancora più importanti ed influenti e forse sono proprio loro a muovere le redimi dell’economia e della politica americana e quindi del mondo intero. E’ possibile ipotizzare quindi che una città, una banconota possono acquisire un potere enorme. E’ da ricordare che la posa della prima pietra dei monumenti di Washington seguivano i rituali dell’antico Egitto per rendere la città immortale. Nel 1979 in Francia si affermò che i costruttori della città seminarono tali e tanti simboli da trasformare la capitale in un immenso altare pagano in onore di una dea. La teoria parte dal Triangolo Federale composto dal Monumento a Washington, il Campidoglio e la Casa Bianca. L’ interpretazione è nelle stelle. Ogni anno tra il 10 e il 15 agosto tre stelle Arturo, Regolo e Spica si allineano sopra i monumenti. Arturo sorge su Washington, Regolo sulla Casa Bianca e Spica sul Campidoglio. Al Centro del triangolo brilla la Vergine, la dea pagana. Questo allineamento potrebbe essere frutto di una coincidenza oppure calcolato volontariamente per onorare una antica religione: si sostiene che Washington sarebbe orientata per allinearsi alla Vergine, che sia la Vergine Maria? Oppure alla dea Atena o Iside? La città sarebbe orientata per invocare benevolenza della Dea. La teoria potrebbe sembrare fantascienza pura ma un ritratto di Washington evidenzia come le tre figure poste al tavolo segnano con le mani proprio un triangolo e proprio lo stesso Albert Pike ordinò ad ogni loggia di rappresentare sul soffitto del tempio la costellazione della vergine. Il segno della Vergine compare circa 53 volte. Il significato non può essere decodificato e mentre i massoni si dichiarano protettori degli ideali della Rivoluzione sin dai tempi della stessa la loro tradizione di segretezza li impedirà di essere al disopra di ogni sospetto. Possiamo infine dire che nonostante la massoneria si vanti di essere per tutti, la storia ci ha insegnato che in realtà è per pochi, anzi pochissimi eletti (Articolo scritto da Emiliano Amici, curatore del blog sguardosulmedioevo.org) (Foto da: homolaicus.com e agerecontra.it).
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