Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Oggi è uno dei condimenti più apprezzati della cucina italiana, ma il pesto “alla genovese” ha origini piuttosto oscure.
E’ difficile risalirvi con certezza.
Come sapete, si tratta di una salsa a base di basilico utilizzata soprattutto per accompagnare la pasta.
Probabilmente il pesto nacque in ambiente “marinaro“.
Quasi certamente esso scaturì dal desiderio più che comprensibile dei marinai genovesi e liguri in genere, di mangiare ogni tanto qualcosa di fresco e profumato oltre ai soliti alimenti mal conservati, eccessivamente salati e spesso stantii, che costituivano la loro abituale e non troppo appetibile dieta.
Cosa poteva esserci di meglio delle erbette, oltretutto facili ed economiche, da coltivare al sole dei balconi di casa?
La prima ricetta conosciuta di pesto come noi lo intendiamo risale al 1863.
C’è da dire che da allora in poi la salsa è rimasta sempre la stessa, ovvero un mix di olio extravergine d’oliva, basilico fresco e pinoli tritati bene amalgamati fra loro.
L’uso del mortaio per “pestare” ingredienti invece, da cui il nome del preparato stesso, è ben più antico, ovvero rinascimentale, epoca in cui esistevano vari tipi di pesto, preparati con erbe di volta in volta diverse (Foto da: damgas.altervista.org).
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