Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog

Il corpo di Oetzi

Il corpo di Oetzi

Oltre che “mummia del Similaun“, potremmo definire Oetzi, l’uomo primitivo il cui corpo fu rinvenuto tra i ghiacciai alpini italiani nel 1991, “mummia tatuata“, tali e tanti sono i segni impressi sulla sua pelle e a tutt’oggi perfettamente visibili.

Intanto, in attesa di studi e risultati più approfonditi su questi segni, è stato da poco scoperto un nuovo tatuaggio, che va ad aggiungersi alle decine già esistenti, viste e sapientemente codificate; è bene precisare tuttavia, che non si tratta di disegni impressi con un ago o con un oggetto appuntito, ma piuttosto di veri e propri tagli, forse inferti con la lama di un coltello, all’interno dei quali fu sfregato del carbone di legna, cui si deve l’ombreggiatura ancora evidente.

Il senso e il fine dei tatuaggi di Oetzi è oggetto di continue ricerche, ma si ritiene che essi avessero uno scopo terapeutico piuttosto che estetico o simbolico (Foto da: tafter.it).

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About the Author: Maria Paola Macioci