Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Il XV e il XVI secolo furono particolarmente importanti e fecondi per Firenze, che proprio a quell’epoca visse il periodo di maggior splendore della sua lunga e gloriosa Storia.
Dal punto di vista culturale ed artistico, la Firenze quattro-cinquecentesca non ebbe praticamente rivali, sbaragliando senza fatica tutte le altre città europee; il centro toscano, anche grazie all’impulso dato alle arti dalla famiglia Medici e da Lorenzo il Magnifico in particolare, divenne meta prediletta dei più grandi maestri del Rinascimento, architetti, scultori e pittori che insieme contribuirono a donarle quell’aspetto unico ed inimitabile che ancora oggi, fortunatamente, possiamo ammirare.
Ma come vivevano e quanto guadagnavano gli artisti a Firenze nel Rinascimento?
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare non era tutto rose e fiori, o almeno era così solo per pochi: i nomi più blasonati, ed oggettivamente inimitabili, di allora, come Michelangelo e Raffaello, venivano pagati per l’esecuzione delle loro opere con cifre di gran lunga superiori a quelle elargite ai loro pur bravi colleghi, costretti a cavarsela, per vivere, con molto, ma molto, meno.
I metodi di pagamento da parte dei committenti erano diversi e spesso l’artista poteva scegliere quello che preferiva, in genere le rate mensili o il versamento regolare di piccole somme.
Non di rado infine, gli artisti decidevano di rinunciare ad una parte dei soldi per ottenere in cambio vitto, alloggi e capi di abbigliamento (Foto da: talentonellascuola.it).
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