Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Chiariamo subito un punto: che Vittorio Emanuele II di Savoia, primo re d’Italia, fosse biologicamente figlio di un macellaio, è solo un’ipotesi mai confermata e che pertanto resta relegata, in mancanza di nuovi sviluppi, al campo dei “pettegolezzi”.
Tuttavia alcuni studiosi, portando in causa strane coincidenze di dubbia spiegazione, ritengono del tutto probabile l’eventualità che l’illustre sovrano, lungi dall’essere un discendente della casa reale italiana, avesse in realtà origini del tutto oscure e popolari.
In proposito scrissi per il portale notizie.it un articolo che di seguito ripropongo.
Vittorio Emanuele II (1820-1878), ultimo re di Sardegna e primo re d’Italia, figlio di Carlo Alberto di Savoia–Carignano e di Maria Teresa d’Asburgo–Toscana, forse non era davvero…lui!
Secondo alcuni storici infatti, dietro la persona conosciuta come il Padre della Patria, si sarebbe celato un intrigo, dovuto alla necessità del momento, che avrebbe costretto alcune persone a compiere uno strategico scambio di identità, lo stesso che un giorno avrebbe fatto sedere sul trono nazionale il figlio di un macellaio e non il legittimo rampollo sabaudo.
Sembra la trama di un film, invece la voce fu messa in giro oltre un secolo fa dallo statista Massimo D’Azeglio, e il dubbio, a distanza di tanto tempo, non è ancora del tutto sopito.
Ma come si sarebbero svolti i fatti e cosa sarebbe successo al “vero” Vittorio Emanuele?
L’incendio e la sostituzione
Si racconta che, durante una notte in cui la famiglia reale si trovava nel fiorentino Palazzo Pitti ospite del Granduca di Toscana, si sarebbe verificato un incendio a causa di una candela scivolata alla nutrice intenta ad occuparsi del piccolo futuro re, e che entrambi, donna e bambino, sarebbero rimasti uccisi nel disastro.
Al dolore si unì da subito la preoccupazione per le sorti della dinastia, cui si doveva assolutamente garantire un erede.
Così, durante quella stessa notte, qualcuno bussò a casa di una coppia di macellai che abitava di fronte a Palazzo Pitti, genitori di un infante nato nello stesso giorno in cui aveva visto la luce lo sfortunato principino, il 14 Marzo.
Dopo l’assicurazione che il piccolo sarebbe stato trattato come un figlio e che pertanto avrebbe goduto di ogni cura, la sostituzione andò definitivamente in porto.
La fisicità di Vittorio Emanuele II
In realtà non esistono prove in grado di confermare questa suggestiva tesi, ma i suoi sostenitori puntano molto sulle caratteristiche fisiche del primo re d’Italia, oggettivamente diverse, se non opposte, a quelle degli avi savoiardi, tutti longilinei, magri e di aspetto distinto.
Vittorio Emanuele II, al contrario, era basso e brevilineo, grassoccio, e per di più piuttosto rozzo e grossolano nei modi.
Ma può essere sufficiente questa ovvia constatazione per metterne in dubbio la paternità? (Articolo tratto da: notizie.it) (Foto da: taccuinistorici.it e mondo.it).
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