Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Forse non è uno degli aspetti più noti della sua personalità, ma Napoleone Bonaparte fu un grande appassionato ed intenditore di cavalli, tanto che ne possedette addirittura ottanta, tutti di razza araba, di piccola stazza e con il manto bianco o molto chiaro.
Affinché si abituassero al caos tipico di qualsiasi battaglia, gli animali venivano addestrati in un modo particolare, che simulava scene di guerra con tanto di spari, sciabole agitate e bandiere svolazzanti al vento.
Nel dipinto di Jacques-Louis David che vedete in foto, Napoleone è in sella al famoso Marengo, dalla folta criniera bionda, così chiamato dopo la vittoria italiana, splendido esemplare di cavallo che accompagnerà il padrone fino alla disfatta di Waterloo, quando gli venne tolto per essere portato in Inghilterra.
Napoleone fu disarcionato una sola volta nel corso della vita (Foto da: tatinalui.blogspot.it).
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In realtà Bonaparte era un pessimo cavallerizzo, tanto che spesso acorte veniva preso in giro per questo aspetto. L’aneddotica napoleonica parlano anche di un suo problema meno nobile (emorroidi) che gli impedivano lunghe cavalcate. A questo inconveniente qualcuno vede una delle cause della sconfitta di Waterloo.
Delle emorroidi napoleoniche non sapevo…mi informerò, pur con tutte le difficoltà del caso ;)