Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Molte massime di Marco Aurelio sono diventate celebri e rispecchiano la grandezza del loro autore.
Se avete visto Il gladiatore, il kolossal interpretato da Russel Crowe, probabilmente vi sarete innamorati, oltre che del coraggioso protagonista Massimo Decimo Meridio, anche del vecchio imperatore romano a cui vuole bene come un padre.
In ogni circostanza egli appare saggio, equilibrato ed umano, fatto più unico che raro nello sconfortante spettacolo offerto per secoli dai primi cittadini di Roma, un branco di folli assetati di sangue e potere.
Ebbene, questa recente rappresentazione cinematografica di Marco Aurelio si accosta molto al personaggio reale così come ci è stato tramandato dalle fonti.
L’Imperatore era un uomo sinceramente amante della pace e della concordia tra i popoli sebbene costretto dal destino a combattere numerose guerre; era colto, raffinato, interessato alla filosofia e scrittore lui stesso, lo spirito più illuminato e nobile della Roma antica secondo la maggior parte degli studiosi.
Esiste forse qualcosa di più e di meglio per conoscere una figura del passato delle sue stesse parole?
Riporto di seguito alcune celebri massime tratte dalle opere dell’Imperatore, frasi che immediatamente colpiscono per la profondità di pensiero e per la statura morale non comune dell’autore.
Alcune famose massime di Marco Aurelio
“Siamo nel mondo per aiuto reciproco, come piedi, come mani, come palpebre, come i denti superiori e inferiori in fila; in conseguenza è contro natura ogni azione di contrasto reciproco”.
“Quanto ampio è il vantaggio di chi non bada a ciò che dice il vicino, a ciò che costui compie, a quello che pensa! Occorre pensare a quello che facciamo noi, affinché la nostra opera sia giusta, santa e conforme a bontà. Non osservare i costumi altrui; corri sulla tua via diritto, senza deviare”.
“Ottimo sistema di difesa: non farti simile all’aggressore”.
“E’ retaggio dei re far bene ed essere vittima di cattiva fama”.
“L’essere razionale, se agisce secondo natura, agisce secondo ragione”.
“Una cosa che non arreca utilità allo sciame nemmeno ne arreca all’ape”.
Improbabile, se non impossibile, trovare nell’ambito della romanità un intelletto altrettanto elevato e saggio (Foto da: biografiasyvidas.com).
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