Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Anoressia, depressione, nevrosi, forte malinconia, sono tanti i nomi attribuiti all’indefinito ma costante malessere che accompagnò per tutta la vita, con la sola eccezione, forse, dell’infanzia e della prima adolescenza, l’Imperatrice d’Austria Elisabetta di Baviera, ma nonostante ipotesi e congetture, a tutt’oggi l’origine della misteriosa “malattia di Sissi” resta sconosciuta, o almeno lo rimane in gran parte.
Quello che è certo è che l’immagine solare, sorridente e un po’ smielata della bella principessa, costituisce più un’invenzione cinematografica che la realtà storica, essendo stato da tempo accertato da parte di biografi ed esperti, il carattere cupo e spesso sfuggente dell’adorata moglie di Francesco Giuseppe.
Ripropongo di seguito l’articolo che in proposito scrissi per notizie.it.
Se anche voi, come me, avete visto decine e decine di volte i film della serie dedicata alla principessa Sissi interpretata dalla bellissima Romy Schneider, l’idea che vi sarete fatta del personaggio è quella di una donna allegra, dolce e un po’ zuccherosa, destinata a una vita dorata e felice del ruolo privelegiato toccatole in sorte.
Ebbene, niente di più sbagliato.
La vita vera, di solito, è sempre più complicata della finzione, e quella di Elisabetta di Baviera non fece eccezione; tutt’altro che solare e spensierata, una delle sovrane più amate e celebrate di ogni tempo, fu in realtà una donna dalla personalità fortemente nevrotica alla perenne ricerca di emozioni e sensazioni nuove che le consentissero di evadere, anche solo momentaneamente, dalla angusta “gabbia” materiale e psicologica nella quale si sentiva rinchiusa.
Sissi era quindi malata?
La risposta è si, ma di cosa soffrisse non è dato sapere in modo certo.
La malinconia era certamente un tratto tipico del suo carattere, manifestatosi in età ancora precoce, ma con il passare del tempo, anche a causa dei profondi dolori che ne minarono l’animo, a cominciare dalla fine violenta del figlio Rodolfo, che non riuscì mai ad accettare e superare pienamente, essa si trasformò in qualcosa di più radicato e totalizzante, che si manifestava, sempre più spesso, in vere e proprie ossessioni, da quella per la bellezza fisica, che curava in modo maniacale, all’idea fissa della morte.
Sissi dormiva male, era sempre triste e mangiava pochissimo, tanto da arrivare a pesare meno di 50 chili, troppo pochi per una donna alta più di un metro e settanta centimetri; inoltre, una tosse persistente e assillante, spesso accompagnata da febbre, convinse i suoi familiari ad interpellare un medico, che dopo una prima diagnosi di tubercolosi, le prescrisse come cura aria pulita e sole.
L’Imperatrice intraprese quindi una serie di viaggi in splendide località marine, da Madeira (Portogallo) a Corfù (Grecia) fino al Sud d’Italia, ma con il trascorrere dei mesi apparve evidente che la donna fosse affetta da disturbi psicosomatici originati da un’inquietudine congenita e strutturale, che si estrinsecava in crisi depressive alternate ad un’ansiosa smania di nuovi stimoli e avventure.
Il desiderio continuo di viaggio e scoperta, che portò Sissi ad essere affettuosamente ribattezzata dai propri sudditi Imperatrice locomotiva, era in realtà la manifestazione più evidente, e non la più grave, di quei disturbi psicologici e nervosi che minarono per tutta la vita la salute dell’amatissima sovrana d’Austria (Articolo tratto da: notizie.it) (Foto da: static.rbcasting.com e filmscoop.it).
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