Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Luigi XVI non amava e non vedeva di buon occhio il gioco d’azzardo, un’attività per la quale invece la moglie Maria Antonietta, per un certo periodo della sua vita, in verità piuttosto breve, andò letteralmente pazza.
La più grande passione ludica della regina era il “faraone“, un complicato gioco di carte di origine veneziana che a corte era stato bandito proprio per volere del re, ma poiché Maria Antonietta aveva un forte ascendente sul marito, che raramente riusciva a venir meno ad una sua richiesta, riuscì a strappargli il consenso per giocare, a patto però, che lo si facesse per una sola sera.
Solo che la “sera” in questione si protrasse per ben due giorni consecutivi, nei quali la regina, e non per la prima volta, perse un capitale.
Luigi XVI, costretto a richiamare all’ordine la vivace consorte, la rimproverò pesantemente ricordandole di aver autorizzato una sola partita.
E lei, sorridente e disarmante, replicò: “Si, ma non ne avete fissato la durata!”.
La rabbia del re svanì in un sorriso (Foto da: alexdailythought.blogspot.it).
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