Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
La meritata fama di grande condottiero di Annibale, oltre che alle indiscutibili doti di stratega, è dovuta anche all’uso bizzarro e spregiudicato che il cartaginese faceva degli animali in battaglia, basti citare il celebre caso degli elefanti usati contro i Romani, una pagina di storia che nel corso dei secoli ha assunto connotati addirittura leggendari (in foto).
In questo post riferisco invece un episodio meno noto, ma altrettanto interessante, tratto da un racconto dello scrittore latino Cornelio Nepote, secondo il quale, nel 184 a.C., in vista della battaglia navale contro la città di Pergamo (Turchia) e i suoi alleati, il geniale Annibale, che si trovava in evidente inferiorità numerica, “ordinò che venisse preso il maggior numero possibile di serpenti velenosi vivi e che questi fossero gettati in vasi di coccio”.
Tali vasi, una volta riempiti dei pericolosi rettili, furono poi lanciati contro le navi nemiche, dove seminarono prima sorpresa e poi terrore, tanto che Annibale, alla fine, vinse (Foto da: ilcapoluogo.globalist.it).
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