Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Per avere un’idea di quale tipologia femminile rappresentasse il sogno proibito della maggior parte degli uomini rinascimentali, si può fare riferimento alla Betsabea nel bagno di Hans Memling (1435 circa-1494), un dipinto del 1485 oggi conservato presso la Galleria Statale di Stoccarda: le fattezze della donna che aveva fatto invaghire di sé il re Davide incarnavano all’epoca quell’ ideale di bellezza cortese che andava affermandosi con vigore.
La giovane donna seminuda raffigurata al centro dell’immagine mostra un viso dai lineamenti puliti e delicati, ma un corpo dalle forme decisamente “fuori moda” secondo i criteri di giudizio attuali: il ventre sporgente e molle, il seno piccolo e appena cadente, la generale poca tonicità di pelle e muscoli, sono l’esatto contrario del concetto di avvenenza che impera nell’immaginario collettivo presente, che pretende una donna asciutta e scolpita.
Un’altra evidente caratteristica di Betsabea è la pelle lattea; la carnagione chiara, diafana, quasi trasparente, era la sola concepibile nel periodo rinascimentale, essendo l’abbronzatura un'”invenzione” moderna, ulteriore dimostrazione di come e quanto profondamente siano cambiati i canoni di bellezza, non soltanto femminile, in questi secoli (Foto da: sangoblogotina.blogspot.it).
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