Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Più che in cucina (https://www.pilloledistoria.it//5911/medioevo/lolio-doliva-cucina-medievale-cibo-per-ricchi), nel Medioevo l’olio d’oliva trovò largo impiego in campo medico e cosmetico, dove costituì una sorta di prezioso jolly multifunzionale e insostituibile.
Le virtù naturalmente idratanti, nutrienti, decongestionanti, lenitive e protettive dell’olio d’oliva erano note e abilmente sfruttate da secoli, tanto che nell’età di mezzo non si dovette far altro che continuare sulla stessa strada, seguitando ad adoperarlo per la cura e la bellezza della pelle, soprattutto come unguento e balsamo per mantenerla giovane, tonica, liscia ed elastica, ma anche per la sua igiene, facendone del sapone per lavarsi (https://www.pilloledistoria.it//2853/storia-moderna/come-ci-si-lavava-come-si-faceva-bucato-nellantichita-sapone).
E non finiva qui.
Anche in epoca medievale, come in quelle precedenti del resto, all’olio d’oliva venivano attribuite prodigiose proprietà medicamentose, tanto che esso costituiva un efficace analgesico contro il mal di testa e un valido aiuto per combattere la scabbia, fastidiosa e contagiosissima malattia della pelle causa di un insopportabile prurito, allora assai diffusa per via delle precarie condizioni igieniche personali ed ambientali.
Infine la capigliatura e le problematiche ad essa legate: impacchi, massaggi e frizioni con olio d’oliva si riteneva servissero a contrastare forfora ed alopecia (Foto da: cantinarussoatinacabernetdoc.it).
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Davvero un bel sito, complimenti! Rendi la storia più interessante e contribuisci a un uso costruttivo della rete… bravo!
Grazie, ma sono una donna! ;)