Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog

Maria Antonietta con la figlia Maria Teresa Carlotta (scena tratta dal film Marie Antoinette, 2006). La regina ebbe anche almeno tre figli "adottivi"

Maria Antonietta con la figlia Maria Teresa Carlotta (scena tratta dal film Marie Antoinette, 2006). La regina ebbe anche almeno tre figli “adottivi”

Maria Antonietta tutta feste, abiti e lustrini?

Uno dei più ostinati e duraturi luoghi comuni della Storia, facilmente smentibile.

Sono le fonti a parlare: aiutando un mio caro amico a tradurre alcuni documenti dal francese, ho scoperto solo qualche tempo fa, nonostante la mia più che decennale ricerca di informazioni biografiche sulla sfortunata regina, che essa fu madre adottiva di almeno tre bambini, orfanelli che portò con sé a Versailles per riempirli di amore, cure e aiuti materiali.

Una scelta decisamente poco coerente con una personalità superficiale e frivola, propria invece di un’indole generosa e protesa al bene degli altri.

Tradussi la testimonianza, tratta dalle Memorie di Madame Campan, per il sito di Lorenzo Crivellin mademepompadour.com e su di essa scrissi in seguito un articolo per notizie.it, che ora ripropongo su Pillole di Storia.

 

 

Maria Antonietta con i figli Maria Teresa Carlotta e Luigi Giuseppe (1785)

Maria Antonietta con i figli Maria Teresa Carlotta e Luigi Giuseppe (1785)

Maria Antonietta d’Asburgo Lorena, ultima regina di Francia prima del ciclone rivoluzionario, è uno dei personaggi storici femminili più noti al grande pubblico, in parte a causa delle numeroseleggendenate sul suo conto, molte delle quali prive di qualsiasi fondamento.

Questa giovane donna, ingiustamente celebre per le spese eccessive e per una presunta leggerezza caratteriale, fu in realtà coraggiosa e generosa: orgogliosa fino all’eccesso, rifiutò fino all’ultimo istante di vita di mostrarsi debole o impaurita, certa della propria innocenza e consapevole del bene elargito a numerose persone durante gli anni di regno.

Un aspetto poco conosciuto della vita privata di Maria Antonietta, è quello del suo rapporto con la maternità e i figli: se per molte sovrane prima di lei la prole aveva rappresentato soprattutto una necessità politica, per la regina di Francia, i figli furono prima di tutto un desiderio dell’anima, intimamente e tipicamente femminile, un bisogno del cuore molto prima che un obbligo di rango.

A dimostrazione di ciò, basta ricordare che Maria Antonietta, oltre che madre di quattro figli naturali, fu anche genitrice adottiva di almeno tre bambini indigenti, che grazie all’amore e alle cure della donna, ebbero la possibilità di vivere dignitosamente e programmare un futuro altrimenti incerto.

Madame Campan, per molti anni a servizio della regina e autrice di un famoso volume di Memorie”, racconta l’incontro fortuito con il primo dei bambini che in seguito la sovrana deciderà di adottare.

In un pomeriggio del 1776, presso la cittadina di Luciennes, il calesse sul quale Maria Antonietta viaggiava rischiò di uccidere un bimbo di circa 4-5 anni. Fortunatamente il cocchiere riuscì a fermarsi in tempo e il bambino se la cavò con un grosso spavento.

La donna che in preda all’angoscia corse a riprendere il piccolo, disse alla regina di essere la nonna, e che sua figlia, morta da poco, le aveva lasciato cinque bambini di cui occuparsi.

Maria Antonietta non ci pensò due volte e rassicurò la povera signora: avrebbe adottato il ragazzino e si sarebbe occupata dei suoi fratelli.

E così fece.

Il bimbo, ribattezzato col nome di Armand, pulito, ben vestito, nutrito, trascorreva gran parte del tempo con il re e la regina, che come riferisce Madame Campan, lo chiamava “il mio bambino”.

Intorno alla metà del 1787, M.de Bourneuff, ufficiale in Africa nella colonia del Senegal, portò a Parigi un piccolo bambino di colore che il cavaliere de Boufflers offrì alla sovrana di Francia; la moda dei “negretti” o “piccoli indiani” aveva preso piede nella corte francese dall’epoca del famoso Zamor, un bambino bengalese appartenuto alla contessa Du Barry, ultima favorita di Luigi XV.

Il piccolo, di 5 o 6 anni, di cui probabilmente aveva fatto espressa richiesta la stessa regina, giunse a Parigi nell’Agosto del 1787 e venne chiamato Jean Amilcar.

Purtroppo gli eventi travolsero la Francia e anche le vite degli uomini: in età ancora infantile, Jean Amilcar fu costretto a subire l’allontanamento forzato dalla sua mamma-benefattrice e poi ad assistere impotente alla sua morte violenta.

Prima del definitivo precipitare della situazione, Maria Antonietta si era preoccupata di sistemare il ragazzo nella pensione Beldon, dai registri della quale risulta pagato un cospicuo mantenimento fino al 1792; possiamo supporre con pochissimo margine di errore, che dopo la drammatica giornata del 10 Agosto, l’ormai ex sovrana non ebbe più la possibilità di proseguire i pagamenti, e probabilmente non ebbe neanche più notizie del “suo” bambino.

Jean Amilcar ebbe un’esistenza breve e sfortunata: morì adolescente nell’ Ospizio dell’Unità (oggi “della Carità”) nel 1796: i pochi effetti personali che possedeva al momento del decesso, gli erano stati tutti donati a suo tempo da Maria Antonietta.

Infine, possediamo pochissime notizie su Zoè, una bimba citata nell’interrogatorio di Mme Brunyer e nelle memorie di Hue.

Sembra che la piccola fosse stata adottata dalla coppia regale dopo essere rimasta orfana di entrambi i genitori naturali; era compagna di giochi di Louis Charles, ma di lei si perde ogni traccia a partire dal periodo rivoluzionario (Articolo tratto da: notizie.it) (Foto da: laparigidimariaantonietta.blogspot.it).

 

2 Comments

  1. jacopoamedeo moretti Agosto 26, 2015 at 1:15 am - Reply

    Non conoscevo per niente questo aspetto di maria antonietta e di luigi XVI rispetto le adozioni…… e trovo tutto ciò fantastico…….. e da portare come esempio ancora oggi….

    Sicuramente sarà una mia mancanza non aaverlo saputo, ma in 30 anni mai avevo saputo questo e sono felicissimo e ancora piu curioso di saperne di più
    grazie
    attendo vs news

    • Maria Paola Macioci Agosto 26, 2015 at 2:37 am - Reply

      Quasi nessuno sa questa cosa, io l’ho saputa grazie ad un mio amico profondissimo conoscitore di Maria Antonietta e Luigi XVI, poiché lo aiutai a tradurre il documento dal francese che ne parlava. La Storia, quasi sempre per ragioni di interesse politico, a volte per effettiva mancanza di conoscenza, spesso bistratta personaggi di gran lunga migliori di come vengono descritti, oppure ne esalta altri che non lo meriterebbero poi così tanto, Maria Antonietta appartiene alla prima categoria. Pubblicherò di certo altre curiosità sull’ultima regina di Francia, è uno dei personaggi che preferisco. Continua a seguirmi! :)

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