Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
L’uso dell’olio extravergine d’oliva in cucina, e non solo, è antichissimo.
Questo eccezionale prodotto, tipico dei Paesi del bacino del Mediterraneo, godeva in passato di una considerazione talmente elevata da assumere, presso molte popolazioni di allora, addirittura una connotazione sacra.
Gli Etruschi, misteriose genti di origini oscure stanziatesi nei territori dell’Italia centrale corrispondenti all’incirca all’attuale Toscana, fecero dell’olio d’oliva un utilizzo abbondante e vario; lussureggianti e fruttuosi oliveti rappresentavano una caratteristica essenziale del paesaggio dell’Etruria e l’albero d’olivo era ritenuto talmente prezioso da essere oggetto di venerazione, presente, in forma di piccoli rametti tenuti in mano dalle sarcedotesse, in ogni processione religiosa.
Le olive, importanti e apprezzate quanto il succo che da esse derivava, trovavano la loro principale collocazione in tavola; il clima particolarmente favorevole, mite e assolato, unito all’alto grado di fertilità garantito dal tipo di terreno, assicurava raccolti abbondanti e frutti di eccellente qualità, che consumati sia crudi che cotti, costituivano uno degli alimenti di base della cucina etrusca.
Ingegnosi e scaltri anche in campo gastronomico, gli Etruschi riuscivano a recuperare anche le olive troppo amare: immerse per qualche giorno in acqua e sale o in acqua profumata con finocchio secco e frutti di lentisco, esse si addolcivano notevolmente, diventando più piacevoli al palato (Foto da: ilmondodiaura.altervista.org).
Pubblicato il: 12 Aprile 2014
Pubblicato il: 18 Marzo 2016
Pubblicato il: 21 Aprile 2014
Pubblicato il: 14 Agosto 2018
Pubblicato il: 25 Giugno 2014
Pubblicato il: 6 Settembre 2014
Pubblicato il: 8 Giugno 2016
Pubblicato il: 16 Agosto 2018
Pubblicato il: 18 Maggio 2014
Pubblicato il: 10 Febbraio 2016
Pubblicato il: 5 Aprile 2017
Pubblicato il: 18 Febbraio 2017