Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog

Una piantagione di caffè. Sulle origini del caffè fiorirono numerose leggende popolari

Una piantagione di caffè. Sulle origini del caffè fiorirono numerose leggende popolari

Quando nel ‘600 scoppiò il boom delle cosiddette “botteghe del caffè” in Europa, gli occidentali, dapprima soltanto i nobili e gli intellettuali, poi anche le persone comuni, ebbero modo di constatare le proprietà eccitanti e corroboranti di questa bevanda dal colore scuro come la pece e dal sapore fortemente aromatico, gradevole tanto al palato quanto alle narici.

La diffusione del caffè, che a causa delle sue naturali caratteristiche suscitava nella gente pensieri inerenti a oscuri misteri e ad enigmatiche seduzioni, comportò la fioritura di numerose leggende volte a spiegarne le origini, racconti intrisi di fervida immaginazione popolare e di ataviche convinzioni sospese tra magia e superstizione.

Uno dei racconti in proposito più conosciuti, era quello secondo cui  la nascita del caffè derivava da un incendio che aveva

Il Café de la Régence a Parigi (stampa del 1891)

Il Café de la Régence a Parigi (stampa del 1891)

incenerito una pianta di Coffea arabica in Etiopia nel corso del 1300 e dai quali resti emanò un profumo tamente intenso e piacevole da calamitare sul luogo tutti gli abitanti dei vicini villaggi.

Per ottenere il medesimo risultato, questi uomini e donne ripeterono l’esperimento, inventando di fatto il procedimento della tostatura, e infine, con l’aggiunta di acqua, crearono la fortunata bevanda.

Un’altra leggenda sulle origini del caffè aveva come protagonista un pastore yemenita del XIV secolo di nome Kaldi, rimasto sbalordito dal comportamento troppo irrequieto che le sue capre (o, secondo altri, dromedari), avevano mostrato dopo aver mangiato le bacche degli arbusti di caffè vicino alla città di Mokha; il priore del monastero del posto, proprietario del gregge, dopo aver gettato le bacche nel fuoco ed essere rimasto estasiato dalla fragranza spriogionata, le immerse nell’acqua, dando vita ad una bevanda buona e “miracolosa” capace di tenere svegli i monaci molto a lungo (Foto da: covimcaffe.it e cci-italia.it)

 

 

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About the Author: Maria Paola Macioci