Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Nessun personaggio storico può essere compreso fino in fondo nel suo operato pubblico se non lo si conosce nel privato.
Maria Antonietta frivola, superficiale, annoiata e incapace?
Leggende metropolitane, che seppur tardi, vengono pian piano smantellate un pezzo per volta.
Poco o per nulla esperta di politica certo, responsabile di grossolani errori altrettanto, ma donna intelligente, dignitosa, generosa e sensibile, questo fu anche Maria Antonietta d’Austria regina di Francia, solo che lo si ricorda troppo poco, tanto che a distanza di oltre due secoli dalla sua esistenza, questa sventurata sovrana patisce ancora, almeno in gran parte, una fama negativa che non merita affatto.
Il post che segue, scritto tempo fa per notizie.it, mette in luce l’amore sincero e appassionato che la giovane moglie di Luigi XVI dimostrò sempre nei confronti degli animali, per il quale sfidò apertamente l’etichetta incurante di possibili conseguenze sulla sua persona.
Chi ama gli animali, ne sono convinta, non può essere una persona negativa.
La regina Maria Antonietta amava moltissimo gli animali, soprattutto i cani, della cui compagnia sembra non potesse fare a meno.
Giunta in Francia appena quattordicenne per sposare il Delfino, anche per sentirsi meno sola e superare l’inevitabile nostalgia per la famiglia d’origine e per l’Austria, dove era nata e aveva vissuto l’infanzia, portò con sé due simpatici e pestiferi carlini, che non mancarono di portare scompiglio all’interno della compassata corte di Versailles.
Ovviamente seguirono critiche e rimproveri nei confronti della giovanissima principessa, ma lei non sentì ragioni.
E forse pochi sanno che alla fine della sua breve vita, quando fu rinchiusa nel tetro carcere della Conciergérie, Maria Antonietta ebbe come unico conforto la compagnia di un piccolo cagnolino che, affezionatissimo alla padrona, dopo la condanna alla ghigliottina di quest’ultima, continuò a vagare per giorni nell’angusta cella dove l’ex sovrana era stata imprigionata, abbaiando come un forsennato alla disperata ricerca della donna.
Sembra che qualcuno, impietosito, l’abbia infine preso e “adottato”.
Questi aneddoti, che appartengono alla microstoria e pertanto non vengono raccontati nei manuali, sono in fondo quelli che meglio rendono il carattere di un personaggio, e gli unici, forse, a dirci veramente com’era (Articolo tratto da: notizie.it) (Foto da: finanzaonline.com e cinefestival.blogosfere.it).
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E’ bello leggere articoli del genere, che riportano l’amore per i cani vissuto nel passato da parte della Regina Antonietta. Molto interessante è vedere che questi animali da sempre fanno parte della vita dell’uomo. Tornando al presente è volete prendervi cura attraverso una sana alimentazione dei vostri amici potete visitare il sito: http://www.petyoulike.it/cane/
Si, è un aspetto molto importante per capire il carattere del personaggio. Maria Antonietta non amava neppure la caccia, che all’epoca, nelle alte sfere della società, era praticamente un obbligo. Ne parlerò presto.