Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Per oltre due secoli ragioni politiche ed ideologiche hanno spesso impedito di dare rilievo agli aspetti positivi, che pure non furono né pochi né irrilevanti, dell’Ancien Régime e del regno di Luigi XVI in particolare, ricordato quasi esclusivamente come quello che favorì l’esplodere della Rivoluzione e null’altro.
In realtà non fu così: nonostante indubbie debolezze e qualche tentennamento di troppo, l’ultimo re di Francia fu anche un uomo colto e politicamente meno incapace di quanto una storiografia partigiana e palesemente avversa abbia voluto mostrare, che tentò, seppur senza successo, di porre rimedio ad una situazione ormai insostenibile.
Raramente viene ricordato l’impulso alla cultura che caratterizzò gli anni in cui Luigi XVI fu al potere; l’articolo che segue, che scrissi per notizie.it, riguarda il teatro, una passione che accomunava il sovrano e la moglie Maria Antonietta.
Possiamo considerare l’amore per il teatro una costante del regno di Luigi XVI e Maria Antonietta, fin dall’inizio; per i festeggiamenti in onore del loro sfarzoso matrimonio, ad esempio, fu nuovamente aperto il teatro di corte, rimasto chiuso cinque lunghi anni per lutto.
Esso divenne uno degli appuntamenti culturali fissi e di maggior partecipazione dell’intera corte, tanto che per due sere a settimana, escluso il periodo di quaresima, si davano rappresentazioni che si risolvevano sempre in un grande successo di pubblico.
Nelle recite dell’epoca si alternavano con cadenza più o meno precisa commedia francese e commedia italiana; riguardo quest’ultima, godevano allora di enorme seguito le opere di Carlo Goldoni, che in quel periodo risiedeva a Versailles.
Tutto questo durò finché la corte non si accorse dell’esistenza di un divertimento maggiore di quello di assistere alle rappresentazioni teatrali, ovvero farle da sé, recitando in prima persona sul palcoscenico di fronte a un ristretto uditorio.
La stessa regina Maria Antonietta si divertiva molto a vestire i panni di attrice, mentre il re, più timido e riservato, si limitava a fare lo spettatore e ad applaudire la vivace moglie con affetto (https://www.pilloledistoria.it//4817/storia-moderna/simpatico-aneddoto-maria-antonietta-attrice) (Articolo tratto da: notizie.it) (Foto da: la-duchessa.blogspot.it)
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