Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Ancora un articolo tra i tanti che scrissi per il portale notizie.it, stavolta su una delle anime più nere della Rivoluzione Francese, il giovane Saint-Just, che nel suo breve ma intenso percorso politico non mancò di distinguersi per ferocia e mancanza di compassione, prima di finire lui stesso triturato da quel perverso meccanismo di violenza che aveva contribuito a creare e ad alimentare.
Non lasciatevi ingannare dai lineamenti delicati del volto che vedete nel ritratto riportato in foto: Louis Antoine Léon de Richebourg de Saint-Just, nato nel 1767, è passato alla Storia come una delle anime più violente e ciniche della Rivoluzione Francese.
Questi tratti distintivi della sua personalità, valsero al ragazzo il poco edificante appellativo di Angelo della Morte, in riferimento alla facilità, e potremmo dire alla spietatezza, con cui mandava al patibolo gli oppositori politici o chi osava intralciarne il sanguinoso cammino.
Giacobino convinto, amico fidato e strenuo difensore di Robespierre, rappresentò il volto più estremista del partito, in parte per convinzione ideologica, in parte per l’indole fin troppo irruenta e per la giovane età (era ventenne allo scoppio della Rivoluzione), caratteristiche che fecero presa sui deputati e soprattutto sul popolino, spesso ansioso di godere di spettacoli cruenti, sul quale esercitò un indubbio carisma.
Distintosi durante il processo all’ex re Luigi XVI per la foga con cui ne aveva chiesto la condanna, riuscì in seguito a mettersi in luce fino ad essere eletto Presidente della Convenzione, dove non deluse le aspettative dei più facinorosi, ordinando una lotta spietata contro le opposizioni.
Saint-Just fu uno degli ideatori e poi massimi difensori del Terrore, il momento in cui i giudizi sommari e i soprusi rivoluzionari toccarono l’apice, ma anche un punto di non ritorno che finì per ritorcersi contro i suoi stessi artefici: in pochi mesi, a Parigi furono messi a morte migliaia di cittadini innocenti e un clima di continua paura si impadronì della città.
Una situazione del genere non poteva andare avanti a lungo, e finalmente le opposizioni osarono ribellarsi all’ odioso strapotere di Robespierre e seguaci e agli orrori perpetrati dal Comitato di Salute Pubblica.
Durante una seduta alla Convenzione, all’Avvocato di Arras fu prima tolta la parola e poi ne venne ordinato l’arresto insieme a Saint-Just e allo sparuto gruppo di fedelissimi.
Liberati da una piccola folla di popolani, i robespierristi riuscirono a chiudersi in Municipio, dove però furono stanati nottetempo dalle milizie della Convenzione.
Da quel momento, sfuggire al proprio destino divenne impossibile.
Il 24 Luglio 1794, Saint-Just, appena ventisettenne, condivise la sorte dell’amico e collega Robespierre, insieme al quale fu costretto a salire i gradini di quella stessa ghigliottina che con estrema leggerezza e inaudita crudeltà entrambi avevano in passato riservato a tanti avversari politici e comuni cittadini (Articolo tratto da: notizie.it) (Foto da: antoine-saint-just.fr e ellaine.deviantart.com).
Pubblicato il: 23 Marzo 2015
Pubblicato il: 26 Settembre 2014
Pubblicato il: 6 Ottobre 2014
Pubblicato il: 6 Febbraio 2015
Pubblicato il: 23 Febbraio 2018
Pubblicato il: 4 Settembre 2014
Pubblicato il: 11 Febbraio 2023
Pubblicato il: 16 Novembre 2016
Pubblicato il: 27 Gennaio 2016
Pubblicato il: 3 Ottobre 2016
Pubblicato il: 15 Ottobre 2018
Pubblicato il: 10 Gennaio 2017