Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
A Rivoluzione appena iniziata, Maria Antonietta, da sempre appassionata di teatro, una volta si recò come d’abitudine all’Opera per assistere allo spettacolo.
In programma c’era l’Armida, nella quale ad un certo punto era previsto che il soprano, intonando il celebre verso “cantiamo, celebriamo la nostra regina”, rivolgesse lo sguardo proprio alla sovrana che assisteva dal palco d’onore; a quel punto gli applausi si levavano da un platea adorante, che così rendeva omaggio alla prima donna di Francia.
Niente di tutto questo accadde quella sera, anzi: nell’imbarazzante silenzio generale, si udì solo qualcuno urlare “abbasso la regina!” e “non c’è più nessuna regina da celebrare“.
Per l’orgogliosissima Maria Antonietta fu una doccia gelata, anche perché forse mai prima di quell’occasione aveva potuto rendersi conto di quanto fosse invisa al popolo.
La moglie di Luigi XVI si alzò e uscì: non assisterà mai più ad uno spettacolo teatrale.
La Francia e l’Europa stavano cambiando e non si sarebbe più tornati indietro (Foto da: style.it).
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