Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Antica nobiltà sinonimo di pasti luculliani ad ogni ora del giorno e della notte?
Non per Maria Antonietta, che a tavola, a differenza dell’illustre consorte Luigi XVI, fu sempre fin troppo parca e moderata (https://www.pilloledistoria.it//3864/storia-moderna/i-pasti-sobri-maria-antonietta).
La sovrana, oltre a nutrirsi quantitativamente poco, preferiva i cibi semplici e frugali a quelli raffinati ed elaborati serviti a corte, come l’aneddoto che riporto di seguito dimostra.
Appassionata di teatro (lei stessa, per un certo periodo, aveva coltivato velleità da attrice), Maria Antonietta amava molto l’operetta I mietitori, che venne rappresentata per molte sere di seguito nel piccolo teatro della reggia di Versailles; in una delle scene, più o meno a metà dello spettacolo, veniva allestita un cena tipicamente contadina, con tanto di cibi veri, tra cui una profumatissima zuppa di cavoli che solleticò la curiosità e l’appetito della regina.
Un piatto della suddetta zuppa fu subito fatto assaggiare all’illustre spettatrice, che siedeva nel palchetto d’onore; la pietanza le piacque così tanto, che una porzione di essa le venne gentilmente riservata ogni sera (Foto da: corrierespettacolo.it).
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