Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Osservando un dipinto o un disegno del ‘700 avrete certamente notato, riguardo all’abbigliamento da passeggio delle dame, un accessorio immancabile, ovvero l’ombrello parasole, un oggettino generalmente lezioso, impreziosito da ricami, rouches e volants.
Questo perché il concetto settecentesco di bellezza della pelle femminile era totalmente opposto al nostro, fissati con la tintarella: nel XVIII secolo l’epidermide doveva essere chiara, diafana, luminosa e senza la minima traccia di abbronzatura.
Nonostante le precauzioni tuttavia, soprattutto nelle giornate estive più calde, poteva capitare che dopo un pomeriggio all’aria aperta la pelle mostrasse intollerabili rossori o antiastetiche macchie, ma il rimedio era semplice e immediato, bastavano un po’ di latte fresco di mucca e qualche goccia di acqua d colonia.
Si massaggiava il tutto sui punti da schiarire, si toglieva l’eccesso di prodotto con un fazzoletto senza strofinare e la pelle tornava candida come prima e come la moda chiedeva (Foto da: ilgiornaledell’arte.com).
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