Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
A distanza di secoli i muri di Pompei “parlano”, oggi come allora, dei sogni, delle speranze, degli umori e degli amori dei suoi antichi abitanti, offrendoci uno spaccato spontaneo e pertanto veritiero della loro vita quotidiana.
Le scritte a tutt’oggi visibili sui muri scrostati delle case e dei palazzi della città sono di ogni tipo e tenore, e spaziano dall’amore romantico a quello hard, mescolano saggezza popolare e riflessioni politiche, contemplano la serietà più cupa e l’ironia più salace, creando un mix divertente da leggere che si rivela anche utile per comprendere meglio la Storia.
Tra tutte, è ancora perfettamente visibile una simpatica frase lasciata da un pompeiano che evidentemente mal sopportando il contenuto di quanto scritto dai suoi concittadini, così si esprimeva:
“Mi meraviglio, o muro, che tu non sia crollato sotto il peso di tante sciocchezze“.
Peccato che l’autore (o autrice) non abbia lasciato la propria firma e sia pertanto rimasto anonimo (Foto da: antika.it).
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