Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Potevano gli antichi romani, amanti della buona tavola come erano, non essere assidui frequentatori di locali di ristoro dove poter assaporare piatti prelibati e vini pregiati?
Ovviamente no, per questo esisteva una vasta gamma di possibilità di scelta riguardo a ristoranti e trattorie ante litteram, per accontentare gusti ed esigenze di ogni tipo.
La popina corrispondeva all’incirca alla nostra trattoria ed era uno dei punti di ritrovo e ricreazione preferiti dai romani, anche perché informale e a buon mercato; il menu comprendeva sempre succulenti arrosti e squisiti bolliti.
La taberna era il tipico locale “alla buona” dell’Antica Roma, immortalato in dozzine di scritti, dipinti e film, dove si poteva gustare la cucina del luogo, e soprattutto, bere litri e litri di vino.
E poi c’erano gli “autogrill”, ovvero le cauponae, locali disseminati lungo le strade dove ci si poteva fermare per mangiare quando si era in viaggio; vi si trovavano piatti pronti, tanto per velocizzare la sosta e renderla più agevole, a base di carni, salsicce, prosciutto, lardo e verdure lessate.
Chi preferiva attenersi ad un regime alimentare più sano e leggero invece, poteva recarsi in una delle tante locande situate vicino ai poderi di campagna, dove si servivano genuini prodotti agricoli locali, oltre agli immancabili vini, pane e carni.
E se si era colti da un improvviso attacco di fame mentre ci si trovava a camminare in strada, c’erano gli ambulanti, dai quali si potevano acquistare ottimi spuntini a prezzi stracciati (Foto da: www.herederosdelaatlantida.wordpress.com).
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