Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Conoscete la tragica storia del bambino mummificato di Fumone?
In questo ridente paese del frusinate, in una stanza del Castello della famiglia Longhi, si custodisce da circa due secoli un “reperto” speciale: un bambino.
Si tratta del Marchesino Francesco Longhi, morto in circostanze misteriose nel corso del XIX secolo all’età di cinque anni.
Io stessa ho potuto vedere il piccolo qualche anno fa durante una visita guidata alla fortezza (abito in un paese distante pochi chilometri da Fumone).
Bambino mummificato di Fumone: dove si trova
L’infante si trova all’interno di una teca trasparente a sua volta chiusa in un armadio di legno, ben protetto dall’ambiente esterno, dalla polvere, da eventuali urti e dall’eccessiva curiosità dei turisti.
La visione d’insieme che se ne ricava è senza dubbio un po’ macabra, ma anche tenera:.
Il bambino, vestito con gli abiti dell’epoca e con il volto completamente ricoperto di cera, sembra dormire sereno e tranquillo circondato da alcuni dei suoi giocattoli preferiti.
La preziosa reliquia cela in realtà una storia triste, mai veramente chiarita e dai contorni tragici: eccola.
La storia del marchesino
Francesco era l’adorato ottavo figlio della Marchesa Emilia Caetani Longhi ed essendo l’unico maschio dopo ben sette sorelle,
era anche, di diritto, l’unico erede della fortuna di famiglia, un dato di fatto pare mal digerito dalle avide e nobili fanciulle.
Accettare di buon grado che ogni ricchezza finisse nelle mani del fratello cadetto ed accontentarsi di matrimoni combinati con qualche sgradito rampollo dell’alta società per tirare avanti?
Esisteva una via più sbrigativa, sebbene terribile.
Ad un certo punto Francesco iniziò a star male, ad accusare dolori atroci ed inspiegabili, senza che nulla chiarissero le continue visite mediche e che a niente servissero le assidue cure della madre.
Infine il bambino morì lasciando l’amorevole genitrice nella più totale disperazione.
Ma cosa era successo al Marchesino?
Senza poter escludere che egli si sia spento per una malattia non diagnosticata, appare probabile la tesi che lo vuole ucciso dalle proprie sorelle per motivi di interesse, avvelenato poco a poco o dilaniato da minuscoli pezzetti di vetro che gli sarebbero stati fatti ingerire insieme al cibo abituale, ad ogni modo senza lasciare tracce.
Ma Emilia Caetani non si rassegnò alla scomparsa prematura del figlio e lo fece imbalsamare per tenerlo sempre accanto a sé.
Per il resto dei suoi giorni, l’infelice donna continuò a vestirlo e a spogliarlo, a parlargli, a farlo giocare e a trattarlo come se fosse ancora vivo.
E non finisce qui.
Storie di fantasmi
Come ogni castello che si rispetti, anche quello di Fumone ha i suoi fantasmi.
Una nobildonna, si mormora, ogni notte si reca in visita al figlio.
Qualcuno giura che si sentano ancora i suoi singhiozzi, e un bambino che gioca e si diverte a fare scherzi.
Per saperne di più: castellodifumone.it
Il brevissimo video (dura meno di un minuto) con immagini del castello di Fumone, comprese quelle del bambino mummificato, è tratto da: youtube.com
(Foto da: www.cinematto.it e fantasmiinfuga.blogspot.it).
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