Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Se fosse vero, come molti sostengono, che l’ipocrisia favorisce il politico nelle proprie azioni, Augusto potrebbe rappresentare la perfetta incarnazione del suddetto pensiero: eccezionale nella gestione del potere, fu privatamente un uomo meschino e di una falsità addirittura proverbiale.
Sempre attento a mostrarsi morigerato e irreprensibile, pronto a punire severamente chiunque non mostrasse comportamenti consoni all’antico mos maiorum dei Romani, compresa la propria figlia Giulia, esiliata per provata impudicizia, Augusto era in realtà vizioso e tutt’altro che limpido.
Tra i tanti vizi, l’Imperatore aveva anche quello delle minorenni, meglio se vergini, il che sarebbe provato da una lettera di Marco Antonio, nella quale il generale ironizza su questa debolezza.
E la moglie Livia Drusilla?
Perfettamente a conoscenza delle abitudini malsane del marito, non solo le accettava, ma addirittura si prodigava per procurargli ragazzine che potessero soddisfare appieno i suoi gusti e le sue voglie, un comportamento che lascia supporre che tutto le andasse bene pur di toglierselo di torno (Foto da: pinkroma.it).
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