Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
In questo post riporto la ricetta del “porcellum hortolanum“, un piatto prelibato dell’Antica Roma riservato ai cittadini non solo buongustai ma anche ricchi, perché la carne, dato il costo elevato, non era un alimento che tutti potevano permettersi (https://www.pilloledistoria.it//2891/storia-antica/cucina-dellantica-roma-carni-preferite).
Dopo averlo disossato dalla parte della gola, il maiale veniva imbottito con polpettine di pollo, datteri, lampascioni affumicati, tordi, bieta, lumache, porri, sedani, cavoletti lessi, coriandolo, pinoli e pepe, infine si aggiungevano 15 uova e liquamen pepato.
Un piatto, si può notare, oltre che elaborato nella preparazione, di una pesantezza sconvolgente, un vero e proprio trupudio di grassi, colesterolo e proteine di varia origine e natura, pertanto non può stupire che la maggior parte degli antichi Romani, soprattutto quelli appartenenti alle classi sociali più elevate, abituati ad un simile regime alimentare, soffrissero di disturbi digestivi e gastrointestinali (Foto da: antika.it)
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