Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Nonostante la mancanza di qualsiasi evidenza scientifica, ogni popolo antico ha usufruito dei presunti benefici dei suoi cibi afrodisiaci prediletti, ovvero quelli che ritenevano i più efficaci quando desideravano “riscaldare” l’atmosfera dal punto di vista amoroso.
Ogni civiltà ha elaborato le proprie ricette in tal senso, facendo uso sia di ingredienti semplici e di facile reperibilità, in un certo senso anche insospettabili, come alcuni tipi di verdure e di legumi, sia di altri alimenti decisamente più costosi e raffinati, come le tanto propagandate ostriche.
Se gli Egiziani erano pronti a giurare sulle eccellenti qualità afrodisiache della cipolla, talmente potente da essere addirittura proibita ai sacerdoti votatisi al celibato, e della lattuga, sacra al dio della fertilità Min, i Greci scommettevano invece sulle lenticchie, a loro giudizio in grado di mantenere pressoché inalterata la virilità maschile fino a tarda età, e sulla menta, sebbene quest’ultima non trovasse concordi tutti.
Altre straordinarie “medicine naturali” per rinvigorire la vita erotica nell’Antica Grecia, erano la zuppa di fagioli, l’aglio, la cipolla, i funghi e i carciofi, che sortivano anche il doppio effetto di favorire il concepimento di un figlio maschio.
Il cibo afrodisiaco per antonomasia presso i Romani, come è noto molto propensi ai piaceri della carne, erano le classiche ostriche, ma anche i frutti di mare in genere, che venivano cotti alla brace o con altri metodi, sebbene sia d’obbligo precisare che, trattandosi di cibi evidentemente costosi, solo i ricchi potevano in realtà permetterseli, mentre i meno abbienti erano costretti ad accontentarsi di qualcosa di meno pretenzioso.
Fu soltanto nel Rinascimento che, per la prima volta, i medici iniziarono a nutrire dei dubbi riguardo alla concreta efficacia degli alimenti cosiddetti afrodisiaci, attribuendo loro un potere soprattutto psicologico, il che non gli ha tuttavia impedito di conservare il proprio fascino e l’illusione che da essi scaturisce, mantenutisi intatti fino ad oggi (Foto da: antika.it)
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