Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Basta dare uno sguardo alle tante raffigurazioni di donne dell’Antica Roma giunte fino a noi per capire quanto l’acconciatura giocasse un ruolo di primo piano nella riuscita del loro look.
Ogni epoca, ovviamente, ebbe le proprie tendenze, che la maggior parte delle signore finiva sempre per seguire in maniera piuttosto pedissequa: l’aspetto esteriore era importante e così pure essere al passo coi tempi riguardo il modo di portare i capelli.
Una pettinatura femminile particolare era quella chiamata dei sex crines, destinata alle spose del primo periodo imperiale, che prevedeva la suddivisione della capigliatura in sei ciocche uguali con cui formare sei lunghe trecce, che venivano poi attorcigliate e fissate con nastri colorati a chignon, sul quale infine veniva posato il velo rosso o giallo.
La particolarità dell’acconciatura dei sex crines non stava tanto nella foggia, quanto nel “pettine” adoperato per crearla, che doveva rigorosamente essere la punta di una lancia ancora macchiata del sangue di un gladiatore ucciso in combattimento, un’usanza a dir poco macabra, ma che secondo i romani, era invece di buon auspicio per una vita coniugale lunga, felice e serena. (Foto da wikipedia.org)
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