Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Una recente scoperta archeologica, definita di “risultati eccezionali” dalla Soprintendenza di Roma, riguarda la città di Ostia, della quale potrebbe ora essere ricostruita con maggior facilità parte della sua millenaria storia: indagini condotte con strumentazioni sofisticate infatti, hanno permesso di venire a conoscenza di un‘area romana rimasta finora segreta, che occupa una superficie addirittura maggiore di quella di Pompei.
Sono stati rinvenuti resti di antiche e poderose mura, tracciati stradali ben definiti e varie strutture del sottosuolo che servivano allo svolgimento della vita quotidiana all’interno della città, di cui si ribadisce il ruolo fondamentale che essa svolse nei secoli come sbocco sul mare della vicina Roma e come nodo centrale degli scambi commerciali nell’area del Tevere.
Sebbene ormai perdute, si è potuto constatare che imponenti torri sovrastavano una volta le mura di Ostia Antica e che gli edifici fossero in realtà più grandi ed imponenti di quanto si pensasse.
Si è potuto appurare infine, che nel I secolo a.C., il Tevere non chiudeva la città a nord, bensì la tagliava esattamente in due. (Foto da: adnkronos.com)
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