Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Sebbene alla reggia di Versailles l’igiene personale fosse una pratica quasi del tutto sconosciuta, le dame dell’epoca, a modo loro, tenevano molto all’estetica e ad apparire in perfetta forma in ogni occasione, al punto da trascorrere gran parte della (oziosa) giornata davanti allo specchio.
Il sorriso era un’arma di seduzione anche allora, ma spazzolini e tubetti di dentifricio erano ancora lontani dall’essere inventati.
Come facevano le signore (e i signori) di allora a rendere i denti bianchi e puliti dunque?
In realtà, fin dagli albori della civiltà, l’uomo ha sfruttato ciò che la natura aveva da offrire per ricavarne prodotti di igiene e bellezza, anche per bocca e denti, tanto che è giunta fino a noi un’infinità di ricette naturali per la salute orale proveniente dalla quasi totalità delle popolazioni antiche.
A Versailles, nel corso del XVIII secolo, erbe e fiori facevano miracoli.
Uno dei rimedi più utilizzati dalle cortigiane per sfoggiare denti bianchi ed avere un alito fresco, consisteva nella bruciatura di grossi gambi di rosmarino privati prima delle foglie; la cenere derivata da questa semplicissima operazione doveva poi essere mescolata con le foglie stesse, così che potesse assorbirne tutto il profumo.
La “cenere di rosmarino” così ricavata, aromatica e lievemente detergente, veniva messa su un fazzoletto di lino e sfregata sui denti. (Foto: baroque.it)
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