Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Uomini e donne dell’Antica Roma tenevano molto all’aspetto fisico: cercavano di mantenersi in forma, curavano l’igiene come pochi altri popoli del passato e davano importanza all’abbigliamento e alle acconciature, divertendosi anche a tingere i capelli.
Proprio così: la tintura dei capelli, che era utile a coprire i fili d’argento e a mascherare i segni dell’età, rappresentava per le donne un vezzo irrinunciabile, che consentiva loro di cambiare aspetto e sentirsi più belle.
I colori preferiti erano più o meno gli stessi di oggi, il nero, il biondo e il rosso, ma assumevano all’epoca un significato simbolico di cui tener conto e al quale bisognava prestare attenzione per non correre il rischio di essere fraintese.
Una particolare gradazione di biondo ad esempio, quella tendente al giallo carota, era considerata adatta solo alle cortigiane ed era sinonimo di “donna facile”; le cortigiane potevano spingersi oltre nel colore dei capelli, osando persino il blu.
La tintura dei capelli veniva realizzata mescolando ingredienti naturali, sebbene non sempre innocui: ne parlerò dettagliatamente nei prossimi post (Foto da: hairstylesmodern2012.blogspot.com).
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