Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog

tacchi alti

Ritratto e di Luigi XIV e particolare. Il Re Sole era un amante delle scarpe con il tacco alto (e rosso)

Nell’antichità l’utilizzo dei tacchi alti non era ad esclusivo appannaggio delle donne, poiché anche gli uomini, sebbene solo nell’ambito di alcuni ceti sociali e situazioni, ne facevano ampio uso.

Si tratta di una consuetudine molto antica e, in origine, prima di diventare un vezzo, aveva motivazioni piuttosto pragmatiche.

Ecco alcuni cenni storici a riguardo.

Uomini con i tacchi alti: i primi furono i cavalieri persiani

Fatta eccezione per gli attori di teatro, per i quali i tacchi alti erano parte dei costumi di scena, i primi a portarli nella vita quotidiana furono i cavalieri persiani.

La funzione era eminentemente pratica: il “rialzo” aggiunto alle scarpe, permetteva loro di mantenere i piedi più saldi tra le staffe dei cavalli e pertanto anche di tirare frecce con maggiore facilità quando erano al galoppo.

Alla fine del ‘500 gli scambi commerciali sempre più intensi da una parte all’altra del pianeta, fecero sì che questa abitudine si diffondesse anche in Occidente.

Un tratto distintivo di nobiltà

Nel corso del XVII secolo, in Europa i tacchi alti fecero furore tra gli uomini aristocratici, affermandosi come un tratto distintivo della nobiltà.

Il motivo è molto semplice: chi per vivere doveva necessariamente lavorare, mai avrebbe potuto mettere calzature tanto scomode!

Più il tacco era alto inoltre, più elevato era il rango di appartenza.

Luigi XIV e i tacchi rossi

Tra i patiti di questo genere di scarpe ci fu Luigi XIV, il Re Sole, che in tal modo riusciva anche a mascherare, almeno un po’, la statura non eccelsa (leggi anche: https://www.pilloledistoria.it/6855/storia-moderna/160-centimetri-di-luigi-xiv).

Il monarca le teneva ai piedi dalla mattina alla sera, sfoggiando modelli sempre nuovi e preziosi, fino a quando non gli venne un’idea in mente: solo i membri della corte avrebbero potuto indossare tacchi rossi, in quanto questo colore era indice di ricchezza.

Un capriccio certo, ma non solo, poiché in tal modo lo scaltro re poteva anche tenere meglio sotto controllo gli aristocratici che andavano e venivano a Versailles (Foto da: feminilitymedia.it).

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About the Author: Maria Paola Macioci