Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Tutti conosciamo la locuzione “portare scalogna” e tutti noi, nessuno escluso, di tanto in tanto usiamo questa frase riferendola a noi stessi o a qualcun altro.
Significa “portare sfortuna”.
Ma da cosa deriva questo modo di dire?
Ebbene, come la maggior parte delle espressioni linguistiche divenute popolari, l’origine è vecchissima, risalente addirittura all’Antica Roma.
Ecco la spiegazione.
“Portare scalogna”: le origini latine della locuzione. Calunnia o cipolla?
“Portare scalogna” (ma si dice anche “scarogna”) è un modo di dire che risale certamente a Roma, ma le origini precise sono controverse.
A riguardo esistono due teorie.
Una vede la frase derivare direttamente dal termine latino calumnia, ovvero calunnia, mentre l’altra la vuole provenire dallo scalogno, un tipo particolare di cipolla che Plinio il Vecchio cita già nella sua Storia naturale e che a tutt’oggi è fra i bulbi maggiormente utilizzati in cucina per aromatizzare pietanze di diverso genere.
La maggioranza degli studiosi propende per questa seconda ipotesi e la spiegazione sarebbe la seguente.
Lo scalogno, così come le cipolle, era considerato un cibo per poveri e, pertanto, associato alla miseria.
Da qui sarebbe nata l’espressione “portare scalogna“, arrivata fino ai nostri giorni mantenendo inalterato il significato originario (Foto da: it.dreamstime.com).
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