Ringrazio la rivista Vivesani per aver menzionato il mio blog
Uno dei motivi che da sempre assicurano il successo del videogioco è la sua capacità di far vivere vicende altrimenti impossibili.
Esplorare mondi fantasy, allenare la squadra campione del mondo, costruire e amministrare una città: attività a portata di mano con un semplice controller.
Ecco perché uno dei setting da sempre preferiti nel videogioco è il passato: come una vera e propria macchina del tempo, concetto da sempre estremamente caro a narratori di ogni epoca, i videogiochi a tema storico trasportano il videogiocatore in mondi che ricostruiscono, in maniera più o meno fedele, le ambientazioni passate.
Una tentazione davvero irresistibile per molti videogiocatori, che non a caso possono contare su innumerevoli titoli tra i quali scegliere.
Titoli con ambientazioni storiche hanno cominciato ben presto a imporsi nello scenario videoludico: la serie Age of Empires ne è un ottimo esempio.
Si tratta di una serie strategica in tempo reale, scopo della quale è controllare e sviluppare una civiltà durante diverse epoche storiche.
Il primo titolo, uscito nel 1997, rendeva disponibili varie civiltà antiche come Greci, Egizi, Ittiti o Persiani.
I seguenti, usciti in un arco di tempo che va dal 2000 al 2021, si sono concentrati su civiltà medievali e grandi imperi dell’epoca delle esplorazioni, offrendo una selezione davvero affascinante di periodi storici.
Altra serie, più recente ma comunque fondamentale nella storia del videogioco, è Assassin’s Creed: inaugurata nel 2007, si tratta di una serie di avventure dinamiche nelle quali il presupposto è che il passato dei propri antenati possa essere esplorato in una simulazione grazie a informazioni racchiuse nel proprio DNA.
Nell’ambientazione sci-fi la parte realistica è svolta proprio dai periodi storici: ogni capitolo si concentra sulle vicende di un personaggio vissuto in diverse epoche largamente esplorabili.
Firenze e Venezia durante il Rinascimento, Parigi durante la rivoluzione francese, i Caraibi del ‘700, Baghdad nel IX secolo, la Grecia classica, l’Egitto tolemaico: un insieme di epoche davvero variegato, in cui le trame fittizie si svolgono sullo sfondo di contesti storici realistici.
Anche titoli meno imponenti hanno sempre visto nel passato un modo per caratterizzarsi: basti pensare alle slot machine.
In effetti, grazie proprio alla loro natura casual, le slot rappresentano un perfetto esempio del peso delle ambientazioni, dato che sono proprio queste a distinguere tra loro titoli caratterizzati da un gameplay ben conosciuto: non è un caso che gli operatori specializzati includano tantissimi titoli nella loro selezione di slot, e tra queste molte vantano proprio ambientazioni storiche.
Un esempio su tutti può essere Gonzo’s Quest, titolo immancabile nel catalogo delle piattaforme specializzate e caratterizzato proprio da una precisa ambientazione storica: l’epoca dei conquistadores e le esplorazioni dell’America centromeridionale durante il XVI secolo, con la ricerca dei mitici tesori precolombiani.
Tornando a setting storici più vicini, impossibile non pensare al Far West: ambientazione con un’ampissima scelta di opere, dal cinema a libri e fumetti, a queste non poteva che aggiungersi il videogioco.
Il numero di videogiochi western, in effetti, riflette il successo che hanno sempre avuto cowboy e affini, con una quantità enorme di titoli tra i quali scegliere.
Dall’open world di Red Dead Redemption al narrativo di Gun, dagli shooter come Call of Juarez fino a storiche opere didattiche come Oregon Trail; un titolo su tutti, però, può essere Desperados 3, uscito nel 2020.
Appartenente al tattico in tempo reale, dove si controllano pochi personaggi con differenti abilità, il titolo si svolge in livelli dalle ambientazioni iconiche: treni e ferrovie, miniere e cittadine di frontiera sono solo alcuni esempi, testimonianza di quanto successo continui a riscuotere il genere western.
Sarebbe impossibile non dare uno sguardo a videogiochi storici ambientati in Giappone, il cui passato ha da sempre affascinato anche gli sviluppatori di videogiochi.
Da titoli con alte componenti fantasiose come Sekiro ad altri più focalizzati sulla storia come Total War Shogun, non mancano le avventure videoludiche per gli amanti della storia del Sol Levante.
Tra queste, una delle più recenti e valide è senz’altro Ghost of Tsushima, avventura dinamica con forti caratteristiche stealth: il protagonista è un samurai dell’isola di Tsushima, attaccata dai Mongoli nella seconda metà del 1200, chiamato all’impresa di fronteggiare l’invasione.
Un’avventura dalle grandi doti narrative ma nella quale il setting storico è ricostruito tanto minuziosamente da meritare i ringraziamenti delle autorità della zona, colpite dalla ricostruzione fatta del loro territorio (Foto da: thestorysquare e eurogamer).
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